Calciomercato.com

  • Napoli, Insigne: ‘Spalletti meglio di Sarri in una cosa. E c’è un giocatore che non riconosco più'

    Napoli, Insigne: ‘Spalletti meglio di Sarri in una cosa. E c’è un giocatore che non riconosco più'

    Da capitano a primo tifoso, Lorenzo Insigne ha salutato Napoli e il Napoli per provare un’esperienza estera, al Toronto FC, ma di certo non dimentica le sue origini. Alla Gazzetta dello Sport, ha parlato della stagione degli azzurri e del sogno scudetto: ecco le sue parole.

    "Il 5-1 alla Juventus è un risultato pazzesco, ho esultato tantissimo. Per noi napoletani ha sempre un sapore speciale battere i bianconeri, figuriamoci così. L’eliminazione dalla Coppa Italia è stata solo un incidente di percorso, non bisogna fare drammi. Spalletti poi sa perfettamente quali corde toccare con i calciatori. Devo fare i complimenti al tecnico e a tutto lo staff, perché la condizione fisica è impressionante: gli azzurri vanno al doppio. Con Sarri eravamo entusiasmanti ma ci mancava qualcosina".
     
    OSIMHEN - "Migliora giorno dopo giorno e il suo potenziale sta venendo fuori. Spalletti ne sta esaltando le caratteristiche uniche come l’atletismo nel gioco aereo e nella progressione, la coordinazione. Sono davvero felice per Victor, è una bravissima persona".
     
    LOBOTKA - "Se dovessi trovare una sorpresa, direi Lobotka, assolutamente. Sta facendo cose pazzesche. Devo essere onesto, quando c’ero io non era il giocatore che è adesso. È un altro motivo per essere grati all’allenatore".
     
    SCUDETTO - "Non sarò io a sbilanciarmi, ne abbiamo passate troppe e preferisco rifugiarmi nella scaramanzia. Ma sono il primo tifoso, li seguo da lontano e dopo ogni partita mando i complimenti a tutti".
     
    TORONTO - "Come sto qui? Benissimo, più di quanto mi aspettassi. Il calcio è diverso, non c’è la ricerca ossessiva della vittoria: usciamo sempre tra gli applausi, in ogni caso, e i tifosi ci fanno sentire apprezzati. Sono molto più sereno. Avevo offerte in Europa, ma ho preferito trasferirmi in Canada, anche se non la ritengo una scelta drastica. Sto continuando a fare il lavoro che amo come quando ero bambino. In Mls sono il calciatore più rappresentativo e questo mi riempie d’orgoglio, sia il club che la Lega hanno progetti molto importanti per me. Se ripenso da dove sono partito, mi sento davvero soddisfatto'.
     

    Altre Notizie