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  • Napoli-Inter al Var: 'Prende palla, fallo assolutamente no! Tocco leggerissimo, niente rigore'

    Napoli-Inter al Var: 'Prende palla, fallo assolutamente no! Tocco leggerissimo, niente rigore'

    • Redazione CM
    Open Var. Dazn fa ascoltare le conversazioni tra arbitro e sala Var in occasione di alcuni episodi controversi nelle partite di campionato in Serie A. Il piatto forte della quattordicesima giornata di campionato è Napoli-Inter (0-3). L'arbitro è Massa, con Marini e Mariani al Var. Due gli episodi contestati. 

    NE' FALLO - Sul finire del primo tempo Calhanoglu sblocca il risultato finalizzando un'azione partita da un contrasto fra Lautaro e Lobotka: "Possibile fallo quando passa in giocata, più possibile fallo quando passa il pallone... Non c'è niente... Controllo tutto... Palla e poi dopo c'è uno scontro e va via... Fallo assolutamente no, ha preso il pallone e lo gioca chiaramente... Gol regolare". 
    Presente in studio il responsabile del settore tecnico dell'Aia, Matteo Trefoloni, che analizza: "Arbitro e Var hanno tutti la stessa idea e la stessa lettura di questa azione, la vivono anche indipendentemente l'uno dall'altro e quindi alla fine arrivano a congiungersi nella stessa percezione per nessuna azione fallosa". 

    NE' RIGORE - Poi nella ripresa sul risultato parziale di 0-1 il Napoli chiede un rigore su Osimhen per un contatto con Acerbi: "Niente, gioca! Un attimo... Fermalo sul punto di contatto... Non vedo nulla... Guarda, gli tocca il piede dopo secondo me... Protegge, gioca il pallone, eccolo lì... Per me è un tocco leggerissimo... Guarda l'intensità... Per me è nulla... Il check è completato". 
    Trefoloni commenta: "L'arbitro dà immediatamente un messaggio chiaro su quella che è la sua idea, ma il Var fa una ricerca molto accurata di tutte le telecamere e le velocità. L'elemento chiave è l'intensità, qua si va a cercare quanto in realtà questo tocco che non è pieno, ma è parziale possa essere stato intenso e quindi che tipo di causa possa aver creato. La scelta finale è di nuovo condivisa. L'arbitro è coerente col suo metro di giudizio e con quello che gli chiediamo, siamo contenti di questa sua scelta". 
     

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