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    Napoli, la dimora di un predestinato

    Napoli, la dimora di un predestinato

    • G.S.

    Fossero tutti come Diawara, il presidente del Napoli avrebbe ragione da vendere. Lo slogan di De Laurentiis è fin troppo facile da sbandierare se al concetto di giovani s’affianca la storia del centrocampista guineano, classe ‘97, poco meno di duecento minuti in campo ma sufficienti a raccontare della sua forza, determinazione, tecnica, personalità. In breve tempo è già diventato indispensabile. Come si legge sul "Roma", ha scalzato Jorginho – potrebbe sovvertire presto le gerarchie – dimostrando d’avere maggior passo per agire in mediana, tra difesa e attacco, incollando reparti fin troppo distanti, quest’anno.


    Dal Besiktas al Besiktas, pochi giorni in cui Diawara s’è preso il Napoli con gli interessi. In panchina ha atteso il suo momento e ora non vuole più smettere di essere protagonista. L’apice della sua – fin qui – breve avventura azzurra la prova allo Stadium contro la Juventus affrontata da veterano, quasi da incosciente, incurante dello spessore del match e dell’atmosfera calda che troppe volte ha bloccato testa e gambe dei calciatori.


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