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  • Osimhen, il Napoli e gli ultimi 4 mesi di convivenza forzata: il futuro è legato a Campos

    Osimhen, il Napoli e gli ultimi 4 mesi di convivenza forzata: il futuro è legato a Campos

    • Andrea Distaso
    Una lunga e lenta separazione per concludere un rapporto che è stato forte, intenso e pieno di gioia, almeno fino a pochi mesi fa. Ma dopo la conquista di uno scudetto storico e di un titolo di capocannoniere che lo ha fatto entrare di diritto nel cuore di una città, tra il Napoli e Victor Osimhen la storia d’amore si sta concludendo nel peggiore dei modi. La telenovela sul rinnovo del contratto - poi sottoscritto con un aumento che ha portato il nigeriano a diventare l’attaccante più pagato della Serie A con un ingaggio da 10 milioni di euro - le scaramucce reciproche tra le parti, tra incidenti social e comportamenti non sempre irreprensibili del giocatore, hanno sfilacciato un rapporto che a giugno si concluderà. Arrivati a questo punto, per necessità e soddisfazione reciproche. Il rientro prima rimandato, poi anticipato rispetto alle peggiori previsioni ed infine l’esclusione dalla lista dei convocati per la partita contro il Genoa di questo pomeriggio hanno comunque segnato un altro momento di fortissimo down nella storia tra Osimhen ed il suo club e le voci sempre più insistenti di un assalto del Paris Saint-Germain a giugno per rimpiazzare il partente Mbappé ormai fanno solo da contorno.

    RITORNO COMPLICATO - Conclusa la Coppa d’Africa, con un epilogo amaro per l’attaccante classe ‘98, il Napoli aspettava con grande impazienza il suo campione per provare a dare una scossa ad un ambiente depresso dall’ennesima sconfitta in campionato, contro il Milan, che ha ulteriormente complicato i piani di risalita verso il quarto posto e iniziare a scaldare l’ambiente in vista dell’andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Barcellona. L’appuntamento di mercoledì 21 febbraio diventa di importanza capitale, alla luce della pessima stagione disputata sin qui dagli azzurri, potenzialmente settimi in classifica a -25 dalla capolista Inter - in caso di successo sul Genoa - soltanto un anno dopo uno scudetto vinto dominando - e già fuori dalla Coppa Italia dopo l’umiliazione al “Maradona” contro il Frosinone. Proprio in questa ottica Mazzarri preserverà Osimhen dalle fatiche aggiuntive della gara del pomeriggio contro gli uomini di Gilardino, dopo un difficoltoso rientro dalla Nigeria, tra ritardi e scali infiniti in aeroporto, che ha fatto storcere il naso a più di qualcuno in città. E sull'assenza di oggi arrivano retroscena significativi, riportati da Il Mattino, secondo cui sarebbe stato principalmente il giocatore a chiedere un turno di riposo, respingendo pure i tentativi del ds Meluso e del capo dell'area scouting Micheli di accomodarsi almeno in panchina.

    TESTA ALTROVE - Perché nel corso di questa stagione, nella quale il giocatore nigeriano ha già saltato 10 partite di campionato e due di Champions League per il reinsorgere di quelle problematiche fisiche che avevano caratterizzato le stagioni napoletane precedenti a quelle dello scudetto e che negli ultimi mesi ha fatto parlare più per le schermaglie verbali e a distanza col presidente De Laurentiis più che per il rendimento sul campo - le ultime due reti prima della partenza per la Coppa d’Africa sono arrivate dopo un black-out di due mesi - tanto da sollevare il forte sospetto che la testa fosse già proiettata al futuro. Evidentemente lontano dalla città che lo ha consacrato come uno dei migliori centravanti in giro per l’Europa. Con una valutazione di partenza a cifre da capogiro, in virtù della nuova clausola rescissoria da 130 milioni di euro. La corte multimilionaria dell’Arabia Saudita non lo ha mai fatto vacillare, perché la sua vera ambizione è quella di un salto di qualità dal punto di vista sportivo, oltre che economico. La Premier League rimane il sogno di qualsiasi grande calciatore e tra Chelsea e Manchester United non mancherebbero le piazze pronte ad assecondare le sue ambizioni. Ma l’annuncio ufficioso rimbalzato da Parigi nelle scorse ore sulla comunicazione arrivata da Kylian Mbappé direttamente alle orecchie del presidente del PSG Nasser Al-Khelaifi hanno scompaginato ogni tipo di piano.

    FATTORE CAMPOS - Perdendo il suo uomo di riferimento e ritrovandosi sul piatto 200 milioni di euro che sarebbero stati investiti per l’asso francese tra ingaggio in caso di rinnovo fino al 2025, bonus e premi di fedeltà vari, il Paris Saint-Germain ha un tesoretto enorme da immettere sul mercato, ma soprattutto la necessità di rispondere a livello mediatico allo smacco di perdere a zero un fuoriclasse della portata di Mbappé. E nella testa di Luis Campos, che al momento rimane l’uomo di riferimento di Al-Khelaifi ma sul quale in Francia le speculazioni non mancano, il nome di Victor Osimhen (insieme al milanista Leao) è tra quelli in cima alla lista, non fosse altro perché fu lui a portarlo in Ligue 1 nell’estate 2019, rilanciando a Lille una carriera che si stava perdendo nella deludente parentesi di Wolfsburg. Un anno dopo lo rivendette al Napoli per circa 80 milioni di euro, facendo registrare alla sua precedente società una delle maggiori plusvalenze della sua storia. La storia della prossima estate è ancora tutta da scrivere, mentre quella tra Osimhen e il Napoli - che chiede al suo nove quei gol che stanno venendo drammaticamente a mancare, in particolare in trasferta - è ormai agli sgoccioli. E nel modo più burrascoso possibile.
     

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