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  • Philipp Hosiner, stella in ascesa del calcio austriaco: un'occasione da non perdere

    Philipp Hosiner, stella in ascesa del calcio austriaco: un'occasione da non perdere

    • Luca Cassia

    L’era dell’austerity rappresenta una condanna anche per il mondo pallonaro e per i talent scout, chiamati a scandagliare giocatori dal sicuro avvenire e dal cartellino accessibile. Senza volare verso mete esotiche, piuttosto varcando il Passo del Brennero, è possibile annotare un investimento low cost ma dall’indubbio appeal: Philipp Hosiner è il nuovo prodotto del calcio austriaco, un cecchino d’area di rigore dal prezzo più che contenuto, inferiore al milione di euro. Nella Vienna che fu teatro dei più celebri compositori classici, un attaccante 23enne sta deliziando le platee a suon di reti. “Euroconsigli per gli acquisti” ha il piacere di presentarvelo. 

     
    NOME: Philipp
    COGNOME: Hosiner
    DATA DI NASCITA: 15/05/1989 (23 anni)
    NAZIONALITÀ: Austria
    ALTEZZA/PESO: 1.78 cm x 77 kg
    RUOLO: Attaccante
    CLUB: Austria Wien (Austria)
    VALORE DI MERCATO: 900.000 Euro
    SCADENZA CONTRATTO: giugno 2015
    IN ITALIA FAREBBE COMODO A: Sampdoria, Palermo, Siena, Genoa
     
    A Napoli la cabala non è un’opinione: nell’attuale stagione la maglia numero nove è indossata dal bistrattato Edu Vargas, tre anni prima vestiva invece le spalle di Erwin Hoffer, punta austriaca di belle speranze. Chimere nemmeno solleticate dal momento che il biondo panzer non trovò un degno minutaggio, riparò in prestito in Germania (Kaiserslautern e Francoforte) e ritrovò la vena realizzativa smarrita nel Bel Paese. Ecco perché i tifosi partenopei, ma non solo, alla lettura della copertina sul connazionale Hosiner avranno già storto il naso. Eppure l’attaccante classe ’89 viaggia alla media di un gol a partita (15 in altrettante gare) nella Bundesliga d’oltralpe, spezzando il monologo del Salisburgo e catapultando al comando la sponda viola di Vienna, quella dell’Austria Wien. La squadra allenata da Peter Stöger è seconda per titoli solo ai cugini del Rapid ma non vince un campionato da sette annate, un digiuno che l’enfant prodige viennese può saziare in termini di marcature.
     
    Nato ad Eisenstadt nel 1989, cresce in diverse accademie del nativo Land Burgenland prima di trasferirsi in Baviera nel Monaco 1860, club che ne completa la formazione e lo lancia nel professionismo con la squadra riserve. Il curriculum recita Sandhausen prima del ritorno in Austria tra le fila del First Vienna nella serie cadetta, dove guadagna la doppia cifra e il debutto nella Das Team nelle qualificazioni a Euro 2012. Si ripete con la neopromossa Admira Wacker trascinandola al terzo posto e ai preliminari di Europa League, corsa che si infrange contro lo Sparta Praga. Il resto è storia recente: trasferimento estivo all’Austria Wien, primato nella classifica marcatori e l’interessamento di Stoccarda e Norimberga. 
     
    Fisicamente compatto, destro naturale, si fa apprezzare per movimenti senza palla e rapidità di passo. È una prima punta ma, come testimonia la convivenza con il ceco Jun, può alternarsi con il compagno di reparto sacrificandosi anche alcuni metri più indietro. Il caso Hoffer insegna come il campionato austriaco non sia un banco di prova particolarmente attendibile, ma la sua perenne firma nel tabellino ne comprova qualità sopra la media. La confidenza con il gol, inoltre, rappresenta una carta in più nel parco attaccanti di Marcel Koller, ben felice di poterlo riaccogliere in nazionale.
     
    Una verve che troverebbe riscontro negli attacchi meno prolifici della Serie A: la Sampdoria, spuntata se orfana di Maxi Lopez, cerca una spalla graffiante per il brasiliano Éder, mentre un Palermo privo di Hernandez e con un Miccoli ormai 33enne può considerarlo un’alternativa. Discorso analogo per Siena e Genoa, più volte tradite in chiave realizzativa. Il prezzo è giusto, perché non farci un pensierino?
     
     

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