Roma, riecco Doni:| 'Io resto qui'
Duecentottantasette giorni dopo, Doni. Julio Sergio in infermeria, Lobont titolare, ma il portiere romeno proprio nel finale del primo tempo, dopo un'uscita a pugni chiusi, si è scontrato con Juan, sbattendo proprio il ginocchio destro, quello operato. E' rimasto in campo fino all'intervallo, poi una volta che lo staff medico ha constatato negli spogliatoi che zoppicava, si è deciso inevitabilmente per la sostituzione (oggi al Gemelli farà una risonanza magnetica). E allora, Doni. Che non giocava una partita ufficiale era dal 28 febbraio di quest'anno, trasferta dei giallorossi al San Paolo, Roma in vantaggio di due gol, poi rimontata nel quarto d'ora finale per un pareggio che, a posteriori, ha voluto dire scudetto.
Da allora per il portiere brasiliano è stata sempre anticamera, lui che per tre anni era stato il titolare giallorosso, protagonista nelle stagioni migliori della Roma spallettiana fino al punto di diventare un habituè della Nazionale brasiliana con cui ha partecipato all'ultimo Mondiale sudafricano. Con Ranieri all'inizio il rapporto non è stato semplice, poi però tra i due è stata fatta chiarezza, ma niente più maglia da titolare e nell'ultimo mercato estivo non è andato via solo perché non si è concretizzata fino in fondo (per scelta della società) la trattativa che doveva portarlo in Premier (dove prima o dopo andrà).
Ieri è entrato tra i fischi di buona parte del pubblico, ma è stato sufficiente evitare un calcio d'angolo (peraltro il pallone era uscito), perché Doni riascoltasse gli applausi dell'Olimpico: 'La cosa che più mi ha fatto piacere è stata proprio quella di sentire gli applausi dei tifosi, è stato bello trasformare i fischi in applausi. Così come tornare in campo. Io come mentalità mi sento sempre titolare, ma è chiaro che rispetto le scelte dell'allenatore. Non andrò via a gennaio, rimango alla Roma, nella convinzione di poter riconquistare una maglia da titolare'. Possibile, già a Milano, se le condizioni del ginocchio di Lobont, consiglieranno prudenza. Oggi sapremo.
(Corriere dello Sport - Edizione Roma)