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  • Rosa Lazio 2025-26: chi parte, chi resta, chi arriva

    Rosa Lazio 2025-26: chi parte, chi resta, chi arriva

    • Tommaso Fefè
      Tommaso Fefè
    L'arrivo di Sarri non porterà rivoluzioni nell'organico della Lazio. La società, senza gli introiti delle coppe e senza cessioni dei big - che il tecnico toscano ha chiesto di confermare in blocco - non avrebbe comunque le risorse necessarie per sostenerla, visti pure i parametri stringenti dell'indice di liquidtà e del rapporto tra ricavi e costi, che dovrà stare da quest'anno sotto al 70%. E in ogni caso non c'è intenzione di abiurare del tutto il percorso di rinnovamento iniziato un anno fa con Baroni. Gran parte della rosa quindi resterà la stessa. Il Comandante, tornato dopo le dimissioni di marzo 2024, avrà bisogno solo di alcuni innesti mirati e di sostituire gli elementi che non si addicono al suo gioco, per modellare la squadra a sua immagine e Lotito gli ha promesso che lo accontenterà stavolta. Prima però serviranno alcune uscite per fare spazio ai nuovi arrivi, anche perché con una sola competizione da giocare non servirà a Sarri una rosa lunghissima.

    PORTIERI - Al netto degli esuberi, già fuori dal progetto tecnico a prescindere, le valutazioni vere e proprie su chi confermare in squadra e chi no avverranno solo durante il ritiro. Per il raduno a Formello di metà luglio (visite mediche a partire dal 10 del prossimo mese) però Sarri vorrebbe almeno che l'ossatura principale della squadra fosse già strutturata. A cominciare dalla porta, dove il tecnico toscano non ama molto i dualismi. Ecco perché Mandas - che ha più mercato di Provedel e che nelle gerarchie del mister toscano parte dietro - potrebbe salutare i biancocelesti. In prestito o a titolo definitivo è tutto da stabilire, ma è comunque difficile immaginare che dopo essersi conquistato la titolarità nella seconda parte della stagione appena conclusa il giovane greco accetti ora di tornare a fare il secondo, senza nemmeno il palconscenico europeo dove potersi alternare. In caso di addio le opzioni per la Lazio sarebbero o di promuovere Furlanetto, con il baby Renzetti a fare da terzo, o di cercare un usato sicuro, già navigato in A o altrove, a prezzo contenuto (se non addirittura a 0 o in prestito) che copra le spalle a Provedel all'occorrenza.

    DIFENSORI - Più ingarbugliata è invece la situazione in difesa. Romagnoli sta trattando il rinnovo. Gila, a meno di offerte clamorose (ne è stata già rifiutata una da 40 milioni totali dal Bournemouth), è considerato incedibile per Sarri. Patric, se darà garanzie fisiche post operazione ai tendini della caviglia, è un elemento di esperienza su cui il tecnico intende fare affidamento. Tutti gli altri, terzini compresi, sono in forte dubbio. E ci sono pure da piazzare Kamenovic, Fares, Ruggeri e Floriani Mussolini, che tornano dai rispettivi prestiti. Solo l'ultimo ha delle chance di permanenza, se in ritiro Sarri lo valuterà positivamente. Per gli altri tre - tutti a un anno dalla scadenza - si cercheranno soluzioni; così come per Marusic, che senza adeguamento di contratto (anche se l'opzione di rinnovo automatico fino al 2026, ma alle stesse cifre, è scattato quest'anno) valuta seriamente di andare via. Lazzari, Hysaj, Tavares (cercato da Juventus e Al-hilal) e Pellegrini nelle idee dell'allenatore biancoceleste possono restare e rendersi utili, ma per la giusta offerta potrebbero essere lasciati andare, e poi sostituiti, senza patemi. Stesso discorso per Gigot, mentre Provstgaard sarà valutato anche lui in ritiro. Potrebbe restare, se si adatterà al modulo sarriano, oppure essere mandato in prestito per avere più minutaggio e farsi le ossa. Di sicuro tra tutti questi nomi almeno una cessione, esuberi a parte, c'è da aspettarsela comunque in questa sessione di mercato.

    CENTROCAMPISTI - Col rinnovo anche di Vecino, che sembrava invece destinato all'addio, il blocco di centrocampo è quasi completo. Guendouzi e Rovella sono intoccabili, a meno che qualcuno non paghi le rispettive clausole rescissorie da 40 e 50 milioni di euro. Molto probabilmente tornerà anche Cataldi dal prestito alla Fiorentina e con Belahyane come vice in cabina di regia, in teoria i ruoli sarebbero tutti coperti. Sarri però ha bisogno di una mezz'ala che abbia caratteristiche diverse, in termini di qualità e di fisicità. Uno alla Milinkovic o alla Loftus-Cheek. E non è un caso infatti che il nome dell'inglese sia tornato a circolare in queste ore in orbita Lazio, visto che Sarri stravede per lui dai tempi del Chelsea. La certezza è che quel ruolo - quest'anno appena concluso lo ha dimostrato - non può essere di Dele-Bashiru nel 4-3-3. Il nigeriano sarà valutato in ritiro e si deciderà lì la sua permanenza o meno. Ma comunque parte molto dietro nelle gerarchie. Per far contento il tecnico la società dovrà in ogni caso anche in questo reparto operare prima in uscita, per liberare posti e risorse da reinvestire. In questo senso una prima mossa è peraltro già stata fatta: Marcos Antonio infatti non tornerà dal prestito al San Paolo, ma sarà riscattato dal club brasiliano e la Lazio incasserà 4,2 milioni di euro. A fine mese inoltre tornerà al Bayern Monaco Ibrahimovic, mentre per Basic (anche lui in scadenza 2026) si potrebbe valutare pure la rescissione se non arriveranno offerte neanche in questa sessione.

    ATTACCANTI - Non ci sono incedibili (a parte Pedro, che ha appena rinnovato) nel reparto avanzato biancoceleste. Ma nemmeno c'è l'intenzione di svendere da parte della società. A cominciare dal capitano Mattia Zaccagni, corteggiato dal Napoli, ma per il quale si parte da una base di non meno di 40 milioni per un'eventuale trattativa. Dia e Castellanos saranno i due centravanti che si giocheranno la maglia da titolari, Isaksen ha dichiarato di non vedere l'ora di tornare a lavorare con Sarri quindi se non arriveranno offerte irrinunciabili è difficile ipotizzare oggi un suo addio. Chi ha le valigie pronte invece è Tchaouna, che ha deluso quest'anno e anche lui stesso vorrebbe cambiare aria. C'è il PSV in pressing su di lui, in realtà già da gennaio scorso. Al momento però gli olandesi non hanno ancora fatto l'affondo decisivo. E poi c'è Noslin, che Baroni porterebbe anche con se nella sua nuova avventura a Torino, ma che la Lazio non è disposta a dar via a prezzo ribassato, visti i 18 milioni complessivi spesi un anno fa per prelevarlo dal Verona. Proverà  a giocarsi le sue chance di conferma in ritiro, anche se la sensazione è che la società biancoceleste lo possa dar via al primo offerente disposto a non farle mettere a bilancio una minusvalenza. Pochissime poi le speranze di conferma per Cancellieri, che tornerà dal prestito al Parma. Assolutamente nulle invece quelle di Artistico, Crespi e Sana Fernandes. Anche per loro si cercheranno soluzioni altrove.


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    Utente Cm 193070
    Utente Cm 193070

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