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  • Rosa Napoli 2025-26: chi parte, chi resta, chi arriva

    Rosa Napoli 2025-26: chi parte, chi resta, chi arriva

    • Claudio D'Amato
    Un Napoli sempre più grande. Questo il caposaldo che ha portato alla permanenza di Antonio Conte in panchina, forte delle garanzie ricevute da Aurelio De Laurentiis nella prosecuzione di una crescita che - con la vittoria inattesa dello Scudetto - ha raggiunto vette altissime al primo colpo. Da rilancio a trionfo nel giro di 12 mesi: il progetto azzurro è decollato di nuovo e ancor meglio rispetto al 2023, anno del terzo titolo messo in bacheca sotto la guida di Luciano Spalletti ma seguito poi dal disastro che nel campionato seguente culminato in un clamoroso decimo posto. Il tesseramento di Kevin De Bruyne racconta da solo le rinnovate e rimodellate ambizioni dei partenopei, stimolati da dritte e mentalità da big dell'allenatore salentino capaci di far alzare definitivamente l'asticella anche al patron. E allora, nel 2025/2026, c'è un tricolore da difendere e da provare a riconquistare: ecco perché il direttore sportivo Giovanni Manna, tra acquisti e cessioni, è al lavoro da mesi per programmare la stretta attualità con uno sguardo volto al futuro, che dovrà garantire un ciclo al top privo di pericolosi passaggi a vuoto. Chi resta al Napoli? Chi parte? Chi sono i calciatori già andati via? E i rientri per fine prestito? Tracciamo un quadro della rosa attuale dei Campioni d'Italia - senza addentrarci in nomi meno altisonanti destinati a maturare esperienza altrove - e delle mosse che apporteranno cambiamenti. Sia in entrata, che in uscita.

    PORTIERI - Il rinnovo di Meret è cosa fatta da tempo e per sancirlo si attende sempre e soltanto l'ufficialità: il titolare dei pali azzurri sarà ancora lui. Alle sue spalle, invece, il cantiere risulta più aperto che mai: Scuffet tornerà a Cagliari per fine prestito, Contini potrebbe cambiare aria per giocare, il giovane Turi fa la spola tra Primavera e Prima Squadra e c'è da capire se verrà promosso a terzo in pianta stabile o andrà a farsi le ossa. Infine Caprile, che il Cagliari riscatterà dopo l'ottimo semestre disputato in Sardegna.

    DIFENSORI - La linea dei titolarissimi non subirà stravolgimenti, col quartetto Di Lorenzo-Rrahmani-Buongiorno-Olivera protagonista anche nella nuova stagione, il futuro in bilico riguarda le seconde linee. Il profeta in patria Mazzocchi - anche in virtù delle piste spagnole Juanlu, Pubill e Gutierrez seguite da Manna per il ruolo di terzino - è in odore di cessione, così come Rafa Marin è pronto a tornare nella propria terra per riscattare il flop vissuto nel primo anno sotto al Vesuvio. Juan Jesus ha rinnovato e fungerà da gregario e uomo spogliatoio, Marianucci - prelevato dall'Empoli - crescerà all'ombra dei neo compagni più rodati ed esperti giocandosi le proprie cartucce alle dipendenze di Conte. Il Betis ha comprato Natan a differenza del Genoa con Zanoli, che dunque rifarà capolino a Castel Volturno dove difficilmente resterà. Il jolly Spinazzola non si muove, al centro previsto un ulteriore innesto (Beukema, Gatti, Scalvini?).

    CENTROCAMPISTI - Detto del colpo da capogiro De Bruyne, destinato a prendersi lo scettro di leader tecnico - e non solo - del gruppo, a centrocampo molto ruota attorno a ciò che ne sarà di Anguissa: le voci che lo vorrebbero al passo d'addio si susseguono (Musah is coming) e dall'esito della mini-telenovela dipenderanno le manovre in entrata nel settore nevralgico. Lobotka non si tocca, la posizione di McTominay appare superflua chiarirla, Gilmour - bravo a far ricredere gli scettici nel corso dei mesi - si è laureato risorsa di sicuro affidamento. Il Napoli non riscatterà Billing dal Bournemouth, manderà a giocare Hasa e dovrà trovare una sistemazione ai calciatori che rientreranno alla base: Cajuste (ma l'Ipswich, pur non avendo attivato l'opzione d'acquisto definitivo, lo sta ritrattando coi partenopei), Folorunsho (rispedito al mittente dalla Fiorentina), Gaetano (Cagliari al bivio in merito al se far proprio il cartellino) e Zerbin (bene col Venezia, però retrocesso).

    ATTACCANTI - Ed eccoci all'attacco, dove l'enorme punto interrogativo riguarda Osimhen. Il bomber nigeriano - eletto Re anche al Galatasaray - ha rotto col club di De Laurentiis, ma il suo addio permanente si sta rivelando più difficile del previsto: Victor agli atti tornerà al Napoli per fine prestito senza disfare le valigie, con l'augurio - per tutte le parti coinvolte - di trovare una squadra disposta ad assecondare le richieste economiche degli azzurri. Okafor è già sull'aereo per Milano (fantacalcistico, dopo lo spazio zero riservatogli da Conte, un riscatto a 25 milioni); Cheddira e Lindstrom non sono stati rilevati da Espanyol ed Everton, non rientrano nel progetto e saranno ceduti al miglior offerente. Infine i profili che hanno contribuito - chi più, chi meno - alla conquista del quarto Scudetto venendo coinvolti dal tecnico leccese: Politano, Lukaku e Neres sono la base da cui ripartire e accanto ad essi bisognerà studiare le strategie da porre in atto per completare e migliorare il reparto offensivo (uno o due esterni, vedi la corte a Chiesa, Lookman e Ndoye). Il destino di Ngonge, poco impiegato ma mai incisivo negli scampoli in cui è stato gettato nella mischia - sembra portarlo lontano da Napoli alla pari di Simeone, opaco rispetto al Cholito ammirato nelle annate precedenti (Lucca e Darwin Nunez caldissimi). E Raspadori? Jack, di nuovo amuleto tricolore, si è dimostrato all'altezza ribaltando dinamiche che a gennaio lo vedevano in partenza: palla a Conte, chiamato a stabilirne futuro e centralità.


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    Palla Pesante
    Palla Pesante

    D’Amato scrive sempre più grande…

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