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    Salvini: "Troppi stranieri e spesso scarsi. Invece di chiedere sconti per bidoni dall'estero investiamo sui vivai"

    Salvini: "Troppi stranieri e spesso scarsi. Invece di chiedere sconti per bidoni dall'estero investiamo sui vivai"

    Matteo Salvini, vicepremier nonché Ministro per le infrastrutture del Governo Meloni ha preso parola durante la conferenza stampa in Senato nel giorno in cui la VII Commissione ha dato l'ok all’atto di indirizzo per il Governo sulle prospettive di riforma del calcio. Tanti i temi trattati, partendo dal celebre Decreto Crescita per agevolare l'acquisto di stranieri dall'estero, passando per la questione stadi e, infine per l'annosa questione delle sponsorizzazioni da gioco d'azzardo. E in particolare, con le parole riportate da Calcio & Finanza, Salvini ha voluto calcare la mano sul tema degli stranieri nel nostro campionato.

    TROPPI STRANIERI TROPPO SCARSI - Noto tifoso del Milan, il Vice-Premier ha sottolineato un livello troppo basso di giocatori stranieri in Italia: "Nei nostri campionati ci sono troppi stranieri in campo e troppo spesso troppo scarsi. Un conto è se parliamo di Platini e Gullit, ma non mi sembra questo il caso"

    INVESTIRE NEI VIVAI INVECE DI CHIEDERE SCONTI - Salvini si è mostrato contrario alla reintroduzione del Decreto Crescita invitando i club a tornare ad investire nei vivai italiani: "Più che chiedere sconti per bidoni dall’estero, investiamo sui vivai. Anche perché la Nazionale ad alto livello poi ne risente. Se riempi la squadra di brocchi senza italiani in campo poi la Nazionale fa quello che può".

    STADI - Più aperto e favorevole sulla questione stadi: "Io sono contento di poter accelerare, semplificare e sburocratizzare sul tema delle nuove infrastrutture, poi dipende anche dai territori. Penso a Milano che ha perso cinque anni per il nuovo San Siro per poi tornare alla proposta iniziale di Milan e Inter. Noi possiamo fare le norme migliori, ma poi c’è anche un tema legato ai territori".

    LIMITARE LE SOVRINTENDENZE - Proprio San Siro è stato in ballo a lungo per un tema di vincolo, poi caduto, "minacciato" dalla Sovraintendenza: "C’è poi un tema importante che riguarda le sovrintendenze, nessuno vuole togliere loro le competenze, ma ridurre la soggettività perché non tutti gli edifici vecchi 70 anni vanno protetti, ce ne sono alcuni a Roma e Milano che sono un obbrobrio".

    SPONSOR DA BETTING - "Come governo, ne parleremo guardando a quello che fanno gli altri paesi europei. Io non gioco d’azzardo e non ho mai giocato e ritengo che il gioco d’azzardo sia un problema".

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