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  • Samp, Stankevicius| 'Vorrei restare a Genova'

    Samp, Stankevicius| 'Vorrei restare a Genova'

    • M.M.
    Uno dei primi 'acquisti' della Sampdoria è Marius Stankevicius. L'esterno destro ha chiuso la sua esperienza nella Liga spagnola, il Siviglia non ha esercitato il diritto di riscatto fissato in circa quattro milioni di euro (ha preso Dabo dal Saint Etienne) e così il lituano è tornato alla base. Su di lui si sono già accese delle voci di mercato, si parla del Bari e del Cagliari, ma l'ultima parola spetterà al nuovo staff della Sampdoria. Signor Stankevicius, ha già traslocato, anzi ri-traslocato? 'Sì, sono già tornato a casa, a Brescia. E adesso sto per partire per le vacanze. Vado in Sardegna, per la prima volta. Ne ho sentito parlare tanto e bene. Sono curioso di andare là'. Come è andata in Spagna? 'Molto bene. È stata un'esperienza bellissima e sono contento di averla fatta. Non era facile, sono andato via da Genova dall'oggi al domani. E non ho cambiato solo squadra, ma proprio nazione. Questi mesi a Siviglia mi hanno aiutato a crescere come giocatore e come uomo'. Che differenza ha trovato tra il calcio italiano e quello spagnolo? 'In Spagna c’è maggiore libertà tattica. Sei meno imbrigliato e la conseguenza principale è che la velocità delle partite è maggiore. Contribuiscono anche gli arbitri, che lasciano correre di più. Nella media le gare in Liga sono più divertenti da vedere, rispetto a quelle di serie A. Nella media dico. Perchè ad esempio la partenza della Samp nello scorso campionato è stata divertentissima'. Che squadra era il Siviglia? 'Direi una buona squadra, ma quando ti trovi davanti avversarie come il Barcellona e il Real Madrid cosa puoi fare? Siamo arrivati quarti in campionato e abbiamo vinto la Coppa del Re battendo l'Atletico Madrid. Nella finale sono rimasto in panchina, ma alzare il trofeo per me è stato importante. Quella sconfitta con la Lazio in Coppa Italia ancora non mi è andata giù'. Con chi ha legato di più? 'Ho trovato un gruppo di ragazzi davvero bello. Tutti mi hanno dato una mano a inserirmi. In particolare se devo citare qualcuno direi Escudè, Dragutinovic, Navarro e Adriano'. Li consiglierebbe alla Samp? 'Sì...'. C'erano anche Kanoutè e Luis Fabiano... 'Non ci servono. Abbiamo Pazzini e Cassano'. Ma quando è arrivato a Siviglia qualcuno le ha ricordato quel gol di Bottinelli? 'Gliel'ho fatto ricordare io, quando magari qualcuno scherzando mi prendeva in giro e mi dicevi guarda da dove vieni... e io rispondevo da una delle squadre più importanti d'Europa e del Mondo, che tra l'altro vi ha eliminato dalla Coppa Uefa'. Il Siviglia non l'ha riscattato. 'Ho avuto la possibilità di andare là e fare un'esperienza. In caso di riscatto, mi avevano proposto un contratto quadriennale e la cosa mi interessava. Non mi hanno riscattato, il calcio va così e io sono felicissimo di tornare alla Samp. Ringrazio i miei compagni blucerchiati che mi danno l'opportunità di continuare a giocare in Champions League'. Beh, ha contribuito anche lei. 'Sì, all'inizio c'ero. E sono rimasto scioccato da quella partenza. Ma penso che la parte più difficile l'abbiano fatta nel girone di ritorno. Io li seguivo dalla Spagna e dopo ogni partita spedivo sms a tutti'. Ha parlato con qualcuno della nuova società? 'No, so che la dirigenza è cambiata molto. So che hanno tanto da fare. E quindi aspetto che trovino il tempo anche per parlare di me. Il mio desiderio? A me piacerebbe restare a Genova. E ritrovare gli stessi giocatori e gli stessi amici di sei mesi fa'. È stato invitato al matrimonio di Cassano? 'Sì, ma non posso andare, perché sarò in Sardegna. Gli auguro tanta felicità. Lui sa che io voglio bene a lui, come io so che lui vuole bene a me'. (Il Secolo XIX).

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