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  • Sampmania: la sfiga di Cagliari

    Sampmania: la sfiga di Cagliari

    La partita in Sardegna con il Cagliari di solito la affronto con lo stesso entusiasmo che avverto quando, una volta l’anno, pago l’assicurazione della macchina. Prima del match in Sardegna, sono pervaso da una sensazione collocabile a metà tra il rientro dalle ferie, il lunedì di pioggia e il ‘ti devo parlare’ della fidanzata. Credo sia sensazione comune e diffusa ai più. Cagliari-Sampdoria, per i tifosi blucerchiati, è attraente quanto la sosta per le Nazionali. Merito di una riga di sfighe, gare incredibili e tutto il corollario di sventure degli ultimi anni.

    Nel 2021, però, il malocchio si è messo di impegno, e ha deciso di farlo decimando letteralmente gli uomini a disposizione di D’Aversa. E dire che, qualche giorno fa, a Genova si esultava per i recuperi di Gabbiadini e Verre, ipotizzando un loro rientro in gruppo e magari un impiego a singhiozzo, per tornare ad assaporare il campo. Per due buone notizie, a Bogliasco di cattive ne arrivano quattro. E’ la maledizione di Cagliari, baby.

    Della già risicata rosa doriana, ben sette elementi si sono ritrovati in giro non solo per l’Europa, ma addirittura per il mondo. Bartosz Bereszynski, Mikkel Damsgaard, Albin Ekdal, Morten Thorsby, Maya Yoshida, Omar Colley e Kristoffer Askildsen. Praticamente, sei titolari. Di questi, due hanno viaggiato tra Gambia e Giappone, e due sono rientrati infortunati dagli impegni con le rispettive selezioni. Uno è Askildsen, e l’altro Damsgaard. Capite da soli quanto possa pesare l'assenza di quest'ultimo, considerando che di fatto il Doria non ha di alternative al giovane danese. Mantenendo il 4-4-2, D’Aversa potrebbe schierare a sinistra a piede invertito Candreva, sostituendo sulla destra l’ex Inter con Depaoli, oppure di fatto l’unica alternativa di ruolo sarebbe quella di impiegare sulla corsia mancina il giovane Ciervo.

    Già, e Ihattaren? In effetti, ci sarebbe pure lui come possibile doppione di Damsgaard. Il ragazzo è in permesso, per motivi familiari che non possiamo e, soprattutto, non vogliamo approfondire. Esordio rimandato, purtroppo, i tifosi della Samp lo attendono da mesi, speriamo ne valga la pena. Scalogna finita qui? Non direi, proprio per niente. Con anche Torregrossa fuori condizione e impegnato spesso a parte, le opzioni in avanti si riducono di fatto al tandem Quagliarella-Caputo o all’ipotesi, ventilata da più parti in questi giorni, di un impiego dall’inizio di Gabbiadini. Valuterà D’Aversa, sono sicuro che la Samp abbia uno staff medico sufficientemente formato per soppesare senza rischi la situazione del numero 23. Io, così ad istinto, tendo a pensare che il mister non lo rischierà da subito, soprattutto per evitare ricadute. Gabbiadini è troppo importante e, in questo momento, troppo prezioso.

    Fortuna che, almeno in difesa, si potranno alternare Yoshida e/o Colley, reduci da viaggi intercontinentali, tante partite giocate, pochi allenamenti nelle gambe… Ah, no. Anche Chabot non sembra stare perfettamente, si è allenato con una fasciatura al ginocchio in  settimana, almeno uno dei due centrali sarà costretto agli straordinari, ammesso che D’Aversa scelga Ferrari come altro difensore. Alternativa, riproporre la coppia Colley-Yoshida per l’ennesima volta. E a centrocampo? Dei dubbi sulle fasce abbiamo già parlato, in mezzo l’unico a pieno regime è Silva, ma presumibilmente scenderà in campo uno tra Thorsby e Ekdal. Una valutazione potrebbe essere quella del cambio modulo: Silva, Ekdal e Thorsby in mezzo, Candreva rifinitore e due punte là davanti. Difficile? Sì, ma spesso agli allenatori tocca fare di necessità virtù.

    Scherzavo, ovviamente. Non credo ai campi maledetti, credo solo alle formazioni più o meno forti, non sarà un caso se la Juventus o l’Inter di terreni stregati non ne hanno. Però, dovessi mai crederci, comincerei proprio da Cagliari. A differenza degli scorsi anni, questa volta la sfiga si è propagata addirittura anche nell’arco della settimana. E se si fosse semplicemente anticipata? Magari, questa volta, la tre giorni di iella si concluderà al sabato, e non alla domenica. Già abbiamo la malasorte di giocare alle 12.30, di non vincere dal 2007, di avere mezza squadra infortunata. Cosa aspettiamo, anche le cavallette? In effetti, meglio loro di un altro 4-3...

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