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    Scamacca, il no all'Inter e l'Atalanta da comprimario: 'Non è un campione'. E quelle parole di Spalletti...

    Scamacca, il no all'Inter e l'Atalanta da comprimario: 'Non è un campione'. E quelle parole di Spalletti...

    • Federico Albrizio
    Non è un mercoledì come gli altri per Gianluca Scamacca. Si gioca Inter-Atalanta, recupero della 21esima giornata di Serie A, e per il classe '99 è una sorta di sfida tra quello che poteva essere e il suo presente. Un presente che non sta andando come si aspettava e che ora mette a rischio anche il grande obiettivo: partecipare a EURO 2024. Doveva essere la stagione della definitiva consacrazione per Scamacca, tornato in Italia dopo la breve e deludente parentesi inglese al West Ham. Era uno dei bomber più cercati sul mercato, anche dall'Inter che lo aveva individuato come possibile successore di Romelu Lukaku, ha preferito il nerazzurro dell'Atalanta. Una scelta che, ad oggi, non ha ancora dato i frutti sperati.

    IL NO ALL'INTER - Riavvolgiamo il nastro e torniamo all'estate 2023. All'Inter è sfumato il terzo ritorno di Lukaku e la coppia Marotta-Ausilio cerca un altro attaccante da regalare a Simone Inzaghi. Gli occhi cadono su Scamacca, vecchio pallino di Marotta che lo seguiva dai tempi del Sassuolo. L'affare sembrava in dirittura d'arrivo, poi l'imprevisto. L'Atalanta cede Rasmus Hojlund al Manchester United per 75 milioni di euro (più 10 di bonus) e non si accontenta di El Bilal Touré (preso dall'Almeria per circa 30 milioni di euro tra parte fissa e bonus): mette sul piatto un'offerta da 25 milioni di euro più altri 5-6 di bonus per pareggiare quella dell'Inter e strappare il sì del West Ham, la palla a quel punto passa a Scamacca che a sorpresa sceglie la Dea. Anche l'ex compagno Davide Frattesi, in una recente intervista, ha confermato i dialoghi per un possibile ricongiungimento a Milano: "D'estate gli dicevo che qua c'era l'ambiente giusto, ma non ho mai fatto domande insistenti. Ora siamo rivali, ma è il mio migliore amico nel calcio. Siamo diversi, io estroverso e lui sulle sue. Anche se abitavamo vicini, lui sembra uno di Roma Nord, mentre io sono decisamente di Roma Sud". "Per Scamacca inizialmente abbiamo avuto una sua disponibilità. Poi strada facendo le volontà sono cambiate, magari riteneva l’Atalanta più adatta per il suo percorso. A quel punto ci siamo ritirati dalla trattativa", spiegherà successivamente Marotta.

    STAGIONE DA ALTI E BASSI - Bergamo per poter giocare e segnare con continuità, questa la spinta motrice della decisione. Ma come sta andando la prima stagione di Scamacca all'Atalanta? Decisamente non secondo le aspettative. Complici anche due infortuni muscolari - uno a fine settembre, uno a inizio dicembre -, il classe '99 non è riuscito a imporsi del tutto. Ha messo insieme 25 presenze (19 in Serie A, 2 in UEFA Europa League, 2 in Coppa Italia) e 7 gol (6 in campionato, 1 in Europa). Il problema è il minutaggio, poco più di 1.100 minuti totali: delle 25 presenze accumulate finora solo 11 sono da titolare, mentre è subentrato in altre 14 occasioni. Il lungo stop di El Bilal Touré sembrava poter spalancare le porte della titolarità, così come l'assenza di Ademola Lookman a gennaio per la Coppa d'Africa, invece Gasperini ha spesso preferito altre soluzioni come la coppia Miranchuk-De Ketelaere. Ne consegue che, con 7 gol, Scamacca sia il terzo miglior marcatore in rosa (al pari di Lookman): De Ketelaere e Koopmeiners ne hanno 10 a testa, Ederson e l'ormai ex Muriel 6, Pasalic 4 e Miranchuk 3.

    LA STILETTATA DI GASPERINI - I numeri non sono dalla parte di Scamacca e alla vigilia di Inter-Atalanta è arrivata anche la stilettata di Gasperini. Utilizzando il classico metodo 'bastone e carota', il tecnico dei bergamaschi ha dato un segnale forte la giocatore: "Scamacca si comporta benissimo, è positivo, lavora tanto. L’unico problema è considerarlo già un grande campione: oggi non è così, lavora per diventarlo". Un modo per provare ad arginare le critiche, ma anche per stimolare l'orgoglio del classe '99 e tirare fuori una risposta caratteriale.

    QUELLE PAROLE DI SPALLETTI - Se le doti tecniche e fisiche di Scamacca non sono mai state messe in discussione infatti, l'aspetto caratteriale è un'altra storia. Non è la prima volta che un allenatore pungola l'ex Sassuolo e recentemente è accaduto anche in Nazionale. Lo scorso novembre l'Italia ha staccato contro l'Ucraina il pass per EURO 2024, al fischio finale il ct Luciano Spalletti non ha abbracciato i giocatori o i collaboratori per celebrare il raggiungimento dell'obiettivo, non ha festeggiato immediatamente. Prima ha fatto qualcosa che ha ritenuto più urgente: è corso in campo dritto verso Scamacca, gli ha battuto un paio di volte una mano sul petto urlandogli qualcosa per poi chiudere con una frase, "ti devi svegliare!". Non era stata una prestazione brillante da parte del classe '99 e il richiamo è parso forte, solo parzialmente smorzato dalle parole in conferenza stampa al temrine della partita della BayArena: "Questa sera non è stato del suo livello, però si è battuto".

    EURO 2024 DA CONQUISTARE - Un richiamo quasi paterno, anche perché Spalletti ha dimostrato di apprezzare le doti di Scamacca e ha dimostrato di credere in lui convocandolo nelle ultime turnate di ottobre e novembre. EURO 2024, però, si avvicina e con esso il tempo delle scelte. Il 10 giugno, dopo l'ultima amichevole contro la Bosnia, l'Italia partirà alla volta della Germania - dove il 15 giugno prenderà il via l'avventura europea contro l'Albania - ed entro quella data si avrà la lista definitiva dei convocati. Il bomber dell'Atalanta vuole esserci, ma deve dimostrare di essere grande e di meritarsi la maglia azzurra. La concorrenza è folta, nonostante la crisi dei 9 azzurri considerando che ad oggi nessuno dei candidati (Scamacca, Immobile, Kean, Raspadori, Lucca, Belotti, Retegui, Pinamonti) è andato in doppia cifra in campionato (il più vicino è Pinamonti con 9 reti). Davanti si sgomita, ora per Scamacca è arrivato il momento di fare il salto di qualità e conquistarsi lo status di 'grande campione'.

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