
Serie A, i 10 acquisti flop della stagione
FLOP 10 ACQUISTI - Sì perché il mercato è da sempre l'ago della bilancia di molte stagioni fra giocatori che over-performano indirizzando in positivo le squadre e altri che invece rendono in negativo costringendo a più o meno rapidi dietrofront. E allora facciamo un passo indietro, vedendo chi sono stati i 10 acquisti più importanti in negativo, i flop, del campionato appena finito.
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10) MARKO ARNAUTOVIC
Dal Bologna all'Inter per 10 milioni di euro bonus compresi, ha si contribuito alla vittoria dello Scudetto nerazzurro, anche se non come il club si aspettava potesse fare, ma oggi si ritrova anche nella condizione di essere difficilmente rivendibile con il club che cerca acquirenti.

9) BRENNER
10 milioni di euro dell'Udinese per prelevarlo dal Cincinnati FC in MLS. Doveva essere il craque in grado di far salvare con largo anticipo i friulani, si è rivelato un flop con solo 5 presenze, 0 gol all'attivo e tanti, tantissimi, problemi muscolari.

8) JESPER KARLSSON
11 milioni di euro spesi dal Bologna per prenderlo dall'Az Alkmaar. Con la 10 sulle spalle doveva essere colui che faceva fare il salto di qualità alla formazione emiliana che quel balzo l'ha fatto sì, ma senza le sue giocate. Prima l'ambientamento, poi l'infortunio al ginocchio, quindi alla caviglia. In totale? 7 presenze, 0 gol e 0 assis in soli 400 minuti giocati.

7) JUNIOR MESSIAS
1,5 milioni per il prestito + 1,5 milioni per il riscatto già esercitato dal Genoa per acquistarlo dal Milan. Il jolly offensivo non si è mai visto o quasi. 1 solo gol in 18 presenze e, così come accaduto in rossonero tanti infortuni muscolari che lo hanno condizionato. E Gilardino per lui un ruolo non l'ha ancora trovato.

6) SAMUEL CHUKWUEZE
25 milioni di euro fra parte fissa e bonus per il Milan per soffiarlo al Villarreal. L'esterno nigeriano è in crescita, va detto, ma per l'acquisto più oneroso della campagna acquisti estiva del club rossonero non può bastare. Per prendere lui non è stato acquistato un 9 puro a cifre importanti e il suo ruolo è identico a quello di Pulisic (il miglior acquisto stagionale). In sostanza, 3 gol e 2 assist in 31 partite sono troppo pochi.

5) BELTRAN-NZOLA
Non uno ma due centravanti flop in casa Fiorentina che a gennaio è stata costretta a tornare sul mercato acquistando anche Belotti. 12 milioni di euro al River per l'argentino, 12 milioni allo Spezia per l'angolano e un bottino complessivo di 11 gol in due fra campionato, coppa Italia, Conference League e Supercoppa. Nzola è addirittura fuori rosa mentre Beltran è in crescita ma in un ruolo non suo.

4) NATAN
10 milioni al RedBull Bragantino in Brasile per portarlo a Napoli. Il flop non è tanto nel costo, ma nell'impatto che avrebbe dovuto avere in rosa prendendo di fatto il posto del Kim Min Jae scudettato. La missione impossibile si è rivelata un flop da 21 presenze e 1 assist, ma soprattutto dal fatto che il posto di Kim è stato ereditato da Juan Jesus (che era una riserva con Spalletti) e non da lui.

3) TIMOTHY WEAH
11 milioni di euro dalla Juventus al Lille più altri 2,1 di bonus. Allegri chiedeva rinforzi a centrocampo e l'unico acquisto completato dal neo ds Cristiano Giuntoli nella passata estate di mercato è stato di fatto soltanto lui. Arrivato da jolly di fascia si è rivelato jolly di panca con McKennie e Cambiaso che gli hanno chiuso ogni spazio. In totale 31 presenze, 1 gol e 2 assist, ma con soli 1176 minuti giocati (37 di media a partita).

2) RENATO SANCHES
Prestito dal PSG alla Roma a 1,5 milioni più obbligo di riscatto condizionato al 55% delle presenze stagionali a 11 milioni (14 in caso di 75%). Per fortuna dei giallorossi la chance del riscatto obbligatori è già sfumata con l'ex bimbo prodigio del calcio portoghese che non è riuscito a trovare spazio neanche con José Mourinho in panchina e ora arranca anche con De Rossi. 12 presenze e 1 gol in soltanto 261 minuti giocati in stagione.

1) JESPER LINDSTROM
30 milioni di euro + 5 di bonus dall'Eintracht Francoforte al Napoli. È stato il calciatore più pagato della campagna acquisti estiva azzurra post-scudetto e alzi la mano chi non si aspettava quantomeno che trovasse il campo con regolarità il classe 200 danese che l'anno scorso chiuse con 9 gol e 4 assist la stagione in Bundesliga. E invece in Italia zero assoluto con solo 670 minuti giocati in 30 partite (22 minuti di media a gara) e 1 assist all'attivo. Il flop più fragoroso è sicuramente il suo.