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  • Solo un doppio rosso salva Allegri, ma i due punti persi rischiano di pesare tanto per il quarto posto della Juve

    Solo un doppio rosso salva Allegri, ma i due punti persi rischiano di pesare tanto per il quarto posto della Juve

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    La Juventus perde due punti che potrebbero essere d’oro per il mantenimento del quarto posto, ma si consola per il gol del pareggio, arrivato al 95’ passato, con un colpo di testa di Vlahovic quando il Bologna era ridotto il nove per le espulsioni di Soumaoro e di Medel all’88. Partita con coda velenosa che va raccontata dalla fine (85’) quando un lancio di Vlahovic per Morata libera lo spagnolo verso la porta di Skorupski. Il difensore è in ritardo, lo affianca, lo tampona e poi le mette giù. Dentro o fuori dell’area? L’arbitro Luca Sacchi sorvola, l’azione prosegue e Cuadrado dal limite colpisce la traversa della porta del Bologna. Proteste altissime e Var subito in azione. La Juve vuole il rigore, il Bologna invoca innocenza. Sacchi al video rileva che Soumaoro commette fallo su Morata, togliendogli una chiara occasione da rete, ma che il primo fallo è stato compiuto fuori area (restano i dubbi). Perciò l’arbitro mette la mano in tasca ed estrae il rosso per il difensore. Medel, nei paraggi, se ne lamenta vistosamente e, nel giro di neppure dieci secondi, si becca l’ammonizione e l’espulsione per proteste. Il gioco riprende con una punizione dal limite (ma se l’azione era proseguita per il vantaggio che senso l’avrebbe?) che Vlahovic manda sopra la traversa.

    Resta una mini partita (due minuti più otto di recupero) da giocare con un’inedita superiorità numerica: 11 contro 9 per la Juventus. Naturalmente tutti avanti e all’aria ogni sistema tattico. Allegri fa l’ultima sostituzione (Kean per De Sciglio) e i bianconeri collezionano cross e angoli. Da uno di questi Bonucci, subentrato a De Ligt, mette fuori dopo buona combinazione con Bernardeschi. Da un altro (95’) Rabiot mette in mezzo di testa, Danilo, sempre di testa, tocca, Morata, appostato sul secondo palo, fa una grandissima rovesciata per la testa di Vlahovic che pareggia. Tre minuti sono pochi, eppure la Juve ci prova ancora, ma la tensione è troppa e si contano più errori che vere avanzate. Finisce così con due grandi rimpianti. Quello del Bologna di non aver saputo resistere nel finale (ma Medel andrebbe multato per l’idiozia commessa) e quello della Juve che, come quasi sempre accade, non ha giocato nel primo tempo (zero tiri nella porta avversaria), ha colpito un palo con Danilo dopo il vantaggio del Bologna e si sente in credito un rigore non concesso.

    Poco, comunque, per dire che la squadra di Allegri avrebbe meritato di vincere. Anzi, in un primo tempo desertico, meglio ha fatto il Bologna sia a livello di trama che a livello di pericolosità. Intendiamoci, gli emiliani hanno centrato la porta una sola volta, ma quando l’hanno avvicinata, per esempio, con Orsolini e Arnautovic, hanno sempre fatto intendere che il gol potesse arrivare. Al contrario, la Juve ha cercato Vlahovic con cross prevedibili, Dybala ha provato la sua solita punizione che non incanta più, Danilo di destro ho provato un diagonale di poche pretese. La Juve dormiente almeno fino all’intervallo, è stata svegliata di soprassalto da Arnautovic. Prima (47’), spalle alla porta della Juve, si è girato su De Sciglio piazzandola fuori di un niente. Poi (52’) si è fatto pescare su un assist preciso di Soriano (bravo anche nella situazione precedente), solo davanti a Szczesny. Un gioco scolastico, per un calciatore della sua bravura, aggirare il portiere dei bianconeri e mettere in rete. Nella fattispecie, l’errore è di De Ligt, che si alza per affrontare Soriano, anzichè seguire Arnautovic nella marcatura.

    La Juve, che aveva messo la testa fuori dalla metacampo con un’azione di Pellegrini, non rifinita da Morata, né da Rabiot, si è scossa e tra il 55’ e il 57’ ha avuto tre occasioni con De Sciglio (deviazione), Danilo (palo) e De Ligt (colpo di testa centrale). Poi Allegri ha smontato l’iniziale 4-3-3 inserendo Bernardeschi per Dybala, Bonucci per De Ligt (infortunato) e Zakaria per Pellegrini. Ad un quarto d’ora dalla fine dentro anche Alex Sandro per Chiellini e ritorno al 4-4-2. Tuttavia senza lo strappo di Morata e la doppia espulsione non sarebbe accaduto nulla. A meno che, ovviamente, l’arbitro fosse stato diverso da Sacchi e avesse assegnato il rigore. Ma non possono solo essere i dettagli a decidere una partita. 
     



    JUVENTUS-BOLOGNA 1-1, IL TABELLINO
    Marcatori: st 7' Arnautovic (B), 50' Vlahovic (J).
    Assist: st 7' Soriano (B), 50' Morata (J).

    Juventus (4-3-3): Szczesny; De Sciglio (41' st Kean), De Ligt (14' st Bonucci), Chiellini (29' st Alex Sandro), Pellegrini (14' st Zakaria); Cuadrado, Danilo, Rabiot; Dybala (14' st Bernardeschi), Vlahovic, Morata. A disp. Pinsoglio, Perin, Rugani, Miretti. All. Allegri.
    Bologna (3-5-2): Skorupski; Soumaoro, Medel, Theate; Hickey, Soriano (29' st Kasius, 41' st Dominguez), Schouten, Svanberg (29' st Aebischer), Dijks; Orsolini (41' st Bonifazi), Arnautovic (20' st Barrow). A disp. Molla, Bardi, Binks, Viola, Mbaye, De Silvestri, Vignato. All. Mihajlovic (in panchina Tanjga).
    Arbitro: Sacchi di Macerata.
    V.A.R.: Guida di Torre Annunziata.
    Espulsi: st 42' Medel (B) per proteste, Soumaoro (B) per fallo da ultimo uomo.
    Ammoniti: pt 13' Theate (B), 18' Svanberg (B), 31' Cuadrado (J), 41' Arnautovic (B)

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