GIURA IL GOVERNO LETTA, SPARATORIA A PALAZZO CHIGI: feriti 2 carabinieri, uno è gravissimo. Preso l'attentatore
18.01 Il brigadiere dei carabinieri Giuseppe Giangrande, in conseguenza del danno midollare importante causato alla colonna cervicale da uno dei proiettili sparati contro di lui da Luigi Preiti, ''rischia una tetraplegia'', ossia una paralisi permanente degli arti superiori ed inferiori. Lo spiega il professor Angelo Lavano, primario del reparto di neurochirurgia del Policlinico universitario di Catanzaro. ''Le immagini televisive - dice il primario - hanno evidenziato che il carabiniere, una volta a terra, è rimasto immobile, segno di un danno grave ed importante subito al midollo spinale. Durante l'intervento chirurgico il paziente è stato sottoposto probabilmente ad una decompressione del midollo. Ora si trova ancora in una fase di choc midollare, alla quale nei prossimi giorni potrebbe seguire una fase di recupero. Un recupero importante potrebbe ridurre i danni, ma il quadro, così come descritto, appare serio'' (repubblica.it).
17.30 "Luigi non ha mai avuto problemi, non so cosa possa essere successo''. Lo dice Ivana Dan, l'ex moglie di Luigi Preiti, nel corso di un breve colloquio con i giornalisti attraverso la porta di casa, a Predosa, dove la coppia si era conosciuta e, dopo il matrimonio, avevano vissuto insieme fino alla separazione, nel 2011. ''Davvero non so cosa possa avere avuto'' (repubblica.it).
17.12 Luigi Preiti, l'uomo che ha ferito due carabinieri davanti a palazzo Chigi, rischia una pena superiore a dieci anni di reclusione. Quanto è impossibile dirlo, dal momento che l'entità della pena è legata alla qualificazione giuridica del fatto, al riconoscimento di attenuanti ed aggravanti e, infine, all'eventuale (e probabile) ricorso da parte dell'imputato a riti alternativi che prevedono uno ''sconto''. Senza tener conto degli esiti di una eventuale perizia psichiatrica, che potrebbero modificare del tutto il quadro. Preiti - a sentire esperti di diritto penale - dovrà quasi certamente rispondere di duplice tentativo di omicidio volontario, aggravato da premeditazione (ha detto che aveva pensato al suo gesto 20 giorni fa). Per tale reato la pena - stabilisce il codice - non può essere inferiore a 12 anni. Alla pena base che sara' decisa nei suoi confronti dovranno poi applicarsi alcuni aumenti per via dell'istituto giuridico della continuazione dei reati: i carabinieri feriti, infatti, sono due (e non uno) ed, inoltre, l'uomo dovrà rispondere anche di detenzione e porto illegale della pistola (arma clandestina perché con matricola cancellata) e, verosimilmente, della ricettazione della stessa arma. Quanto alle riduzioni di pena, Preiti potrà invocare il riconoscimento delle attenuanti generiche, dal momento che è incensurato. Alla pena finale, inoltre, potrà applicarsi lo sconto di un terzo se l'imputato chiederà la definizione del procedimento con rito abbreviato. In definitiva, a conti fatti e nell'impossibilità di una quantificazione esatta - rilevano gli esperti di diritto - la pena molto difficilmente potrà essere inferiore a dieci anni di reclusione, con possibilità che sia più alta anche per un numero sensibile di anni (repubblica.it).
13.25 Il ministro Cancellieri commenta: "Il gesto di uno squilibrato". Secondo alcune testimonianze, Luigi Preiti, una volta fermato dalle forze dell'ordine dopo la sparatoria davanti a Palazzo Chigi, avrebbe gridato: "Sparatemi". Preiti non ha il porto d'armi.
Parla il fratello dello sparatore: "Non capisco cosa sia successo: ieri è andato a lavorare tranquillamente. Fa il manovale, a Rosarno. Vive con papà e mamma. Non riesco a capacitarmi: è la mente umana che delle volte va in tilt". Lo dice con voce ancora incredula, a tratti a tremante, Arcangelo Preiti, il fratello di Luigi, l'uomo che ha sparato a Roma, ferendo due carabinieri e una passante davanti a palazzo Chigi, proprio nel momento in cui era in corso la cerimonia di giuramento. L'attentatore è domiciliato ad Alessandria, dove appunto abita suo fratello, ma in effetti è residente in Calabria, a Rosarno, e ha 46 anni. Divorziato, padre, ha un solo precedente penale per falso e risale a una decina di anni fa. Stando ad alcune indiscrezioni prende corpo l'ipotesi di uno squilibrato, l'uomo avrebbe infatti problemi psichici. Ma Arcangelo Preiti dice che "no, non è vero, mio fratello non ha nessun problema. Fino a ieri mattina mio fratello era una persona lucida e intraprendente...".