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  • Speziamania: com'è profondo il mar

    Speziamania: com'è profondo il mar

    • Gianni Salis
    Il nostro ‘Normal-one’ ha ragione: sono le gocce che formano l’oceano. Proseguendo tra l’altro sulla scia degli unici risultati positivi fin qui ottenuti per di più contro dirette concorrenti e per cui rivestono un peso specifico diverso e non indifferente. Non fa una grinza insomma il sunto di Gotti dopo il match con la Cremonese. Manca però, secondo noi, un’aggiunta: che di oceani ce n’è più di uno e gioco forza comunicanti tra loro. Perché anche gli altri riempiono di gocce il proprio oceano e che talvolta viene riempito con una rapidità maggiore e che di riflesso rende quello di Gyasi e compagni meno soddisfacente. Non è il caso di ieri: un match che ha visto finalmente ai nostri occhi nuove perlustrazioni tattiche che hanno permesso di fare almeno una mezz’ora di prim’ordine, come non si vedeva da tempo. Al di là delle statistiche, che non vogliamo scomodare, la sensazione è stata quella di aver tirato di più ed anche meglio verso la porta e se Carnesecchi è risultato il migliore dei suoi un motivo c’è.  
     
     
    Il 4-3-3 assemblato qua e là con ‘pezzi di ricambio’, nel senso di giocatori adattati nei ruoli, ha nei fatti prodotto più e meglio di quanto fatto in precedenza. Pensiamo ad Holm, inventato esterno d’attacco,a  Kiwior riportato per necessità a fungere da playmaker, Agudelo adattato anche lui a fare la mezzala, anche se non nuovo a questo utilizzo. Tre sfaccettature che indicano, sebbene non esista il modulo perfetto, come sicuramente sia quest’ultimo quello che si attaglia meglio alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. Gotti ha sicuramente preso nota e non appena la rosa tornerà a completa disposizione crediamo sia curioso quanto noi di vederla all’opera in questo vestito.
     
     
    Nella bolgia dell’Arechi che Spezia vedremo? Difficile dirlo. Di sicuro vorremmo vedere uno Spezia tosto anche lontano dal Picco. Se così non fosse, allora ci preoccuperemmo ancor più, al netto del risultato che verrà. Significherebbe infatti che questa squadra, che qualitativamente paga già dazio a molte, porterebbe con sé anche l’incapacità di esprimersi nelle gare in trasferta. Non ce lo possiamo permettere se vogliamo proseguire a riempire di gocce l’oceano, che ad oggi resta profondo.
     

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