
Tiago Djalò gioca e segna col Porto. Cosa cambia per la Juventus dopo il ko di Bremer
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Prelevato dalla Juventus con la formula del prestito secco, il difensore classe 2000 continua ad essere uno dei grandi punti interrogativi lasciati in eredità dalla campagna di rafforzamento dello scorso inverno portata avanti da Cristiano Giuntoli, che per soffiarlo alla concorrenza dell’Inter - che avrebbe puntato ad ingaggiarlo a parametro zero qualche mese più tardi - ha messo sul piatto circa 5 milioni di euro più bonus. Senza che Massimiliano Allegri lo prendesse mai in considerazione (l’unica apparizione nella passata stagione avvenne nel finale di campionato nel brevissimo interregno di Paolo Montero, ndr), così come l’altro “colpo” Carlos Alcaraz dal Southampton. Nemmeno Thiago Motta ha giudicato Tiago Djalò adatto per il suo progetto tecnico, nemmeno dopo averlo valutato nel corso del pre-campionato e così ad agosto è arrivato il via libera per “parcheggiarlo” temporaneamente in Portogallo. Nella speranza che il ragazzo ritrovi quella continuità e quel minutaggio che, dall’infortunio al ginocchio della primavera 2023 a Lille è andato progressivamente scemando.
Con la pesante rinuncia per tutta la stagione di Bremer, dopo il grave incidente di Lipsia, la Juventus ha perso uno dei pilastri del suo reparto arretrato e in vista della riapertura delle trattative a gennaio Cristiano Giuntoli sta già sondando il mercato alla ricerca di un’opportunità. Il budget a disposizione non consente voli pindarici e la considerazione del responsabile dell’area tecnica bianconera è che non valga la pena investire su un calciatore tanto per farlo. Si punta alla classica occasione che, per condizioni economiche dell’operazione e valore consolidato del giocatore, possa offrire a Thiago Motta una valida alternativa a Bremer. In questo quadro, come si inserisce Tiago Dajlò? E’ possibile che la Juventus valuti l’idea di anticipare l’interruzione del prestito al Porto e richiami alla base l’ex Primavera del Milan? Al momento si tratta di un’ipotesi che non viene presa in considerazione, ma è chiaro che il calciomercato, per natura, è fatto di continue evoluzioni e cambi di strategie.
La Juve rimane sempre vigile su profili come quello di Leo Ortiz del Flamengo - che Giuntoli aveva seguito già ai tempi di Napoli - e molto dipenderà dalle scelte che verranno fatte su Danilo, in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno (e che in questi giorni sta valutando l’ipotesi di eliminare dal contratto la clausola di rinnovo automatico ad un certo numero di presenze) e il cui recente rendimento ha suscitato qualche perplessità. Il classe ‘92 non è una prima scelta per Motta, che come centrali preferisce puntare sulla coppia formata da Gatti e Kalulu e che come piano B avrebbe anche l’ex Verona Cabal, recentemente impiegato da terzino sinistro. Qualora per Danilo si creassero delle opportunità di andare a giocare altrove, non è da escludere che i bianconeri possano ascoltare eventuali proposte. A quel punto, l’ingaggio di un nuovo difensore centrale diventerebbe una mossa obbligata.
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