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  • Torino, D'Ambrosio:| 'Il Milan? Possiamo farcela'

    Torino, D'Ambrosio:| 'Il Milan? Possiamo farcela'

    • A.S.

    Derby da una parte deciso dai prodotti della Cantera bianconera: Marchisio e Giovinco. Giusto allora che a spiegare la sconfitta, che poi si spiega da sé, siano Ogbonna e D'Ambrosio. Il primo cresciuto nel Torino, l'altro pure, se anche con qualche anno di ritardo, in ogni senso cresciuto nel Torino (il terzino è approdato in granata nel gennaio del 2010, proveniente dalla Juve Stabia).

    'CI SPIACE' - Con la parità numerica siamo riusciti a mettere in difficoltà la Juventus, dal momento dell'espulsione di Glik la gara è cambiata', dicono in coro centrale ed esterno della retroguardia. Già, il resto sono ipotesi. La radice del 3-0 finale che affiora, quella ben visibile, è in quell'intervento di un terzo difensore, il biondo polacco che ha una saudade tutta sua: ogni tanto anela la boiata, come sabato notte allo Juventus Stadium. Perché quell'intervento, nel mezzo del campo, comporta forte rischio di lasciare i compagni in dieci. Come puntualmente è successo. E visto che già la Juve è più forte, gioca nel suo ambiente e ha comunque più esperienza di una neorpromossa segregata tre stagioni in B, beh, a quel punto l'impresa si fa miracolistica. E i miracoli, per definizione, sono eccezionali. Così la saudade si trasmette all'ambiente granata. Che per un verso o per l’altro, è dall'anno '95 che non sa più cosa voglia dire battere la Juve. 'Ci spiace molto, ma a questo punto non resta altro da fare che ripartire dallo spezzone di partita giocato in undici contro undici. Da quella consapevolezza, da una mezz'ora disputata alla pari contro una squadra che gioca per lo scudetto - riprende D'Ambrosio -. Domenica riceviamo il Milan: crediamoci, possiamo fare risultato, non dobbiamo avere alcuna paura, alcun timore. Possiamo metterli in difficoltà, visto che, in parità numerica, siamo riusciti a mettere in crisi la Juventus'.

    DIFESA D’UFFICIO - Intanto contro un certo El Shaarawy, capocannoniere della serie A con 12 reti rinforzate dalla fresca doppietta al Catania, Ventura dovrà pensare chi buttare nella mischia, tra Di Cesare (terza presenza nella massima serie cucita nel petto contro la Juve) e Rodriguez. Tutto ciò, sempre, dopo il rosso a Glik. 'Ora Kamil deve restare tranquillo - tende la mano Ogbonna -. Lui è un ragazzo che se la prende molto, è piuttosto emotivo. Però sono cose che possono capitare, non se la deve vivere male'. Difesa d'ufficio. Nel ventre dello stadio, nell'intimo dello spogliatoio è probabile, pure auspicabile, che qualche parola grossa sia volata. C’era il derby, mica un test estivo. Ora Glik e gli altri granata hanno un po' di tempo per meditare sul ko, prima di azzerare tutto e puntare sul riscatto, domenica contro il Milan. La ripresa degli allenamenti è infatti fissata per domani. Non è stato un doppio appuntamento edificante, come riassumono i 5 presi e gli 0 segnati, ma dopo Siena e l'impegno di sabato sera Ventura aveva previsto di concedere ai suoi un po' di riposo. Che dopo l'eliminazione in coppa e il 3-0 subito in Città trascorrono ore travagliate. Meglio pensare alla ripresa, ai giorni che conducono alla sfida contro i rossoneri. 'Dovremo prepararla come le precedenti, con la stessa intensità, la medesima concentrazione che abbiamo messo nei giorni che ci hanno portato al derby. Non dovremo avere l'ansia di fare punti a ogni costo, dovremo aver la capacità di mantenere la serenità'. Almeno, questa volta, la settimana non sarà spezzata, come quella che ha portato alla sfida con la Juve. Meglio così, per Ventura. Tecnico che contro Allegri cercherà una vittoria quanto mai rara, ultimamente. Nelle ultime nove partite, infatti, Bianchi e compagni hanno centrato appena un successo. Importante, in casa contro il Bologna che è diretta concorrente per la salvezza, però sempre un solo successo. Troppo poco, per ambire anche solo a mantenere la categoria. Che poi è l'ambizione massima del club di Cairo.

    (Tuttosport - Edizione Locale)

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