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  • Toromania: per Giampaolo serve una squadra ad hoc. Altrimenti fa la fine di Sarri

    Toromania: per Giampaolo serve una squadra ad hoc. Altrimenti fa la fine di Sarri

    • Andrea Piva
    Nel giorno dell’eliminazione della Juventus agli ottavi di finali di Champions League contro il Lione, al Torino è ufficialmente iniziata l’era di Marco Giampaolo. Un fatto curioso considerando anche il legame che c’è tra Maurizio Sarri (che ieri ha di fatto concluso la sua esperienza in bianconero) e l’attuale tecnico granata: due sostenitori del bel gioco e del 4-3-1-2 (anche se dal Napoli in poi Sarri è passato al 4-3-3), che si sono rilanciati a Empoli, dove Giampaolo sostituì proprio l’ormai ex Juventus.

    L’avventura di Sarri a Torino, sponda Juventus, è stata agrodolce, per utilizzare le parole di Agnelli nel post partita contro il Lione. Se quella di Giampaolo avrà un sapore diverso, nella sponda granata del Po, lo si scoprirà solamente nei prossimi mesi. Certo è che per far in modo che l’allenatore originario di Bellinzona possa svolgere al meglio il proprio lavoro dovrà essere supportato al meglio dalla dirigenza. A cominciare dal mercato. Vietato ripetere gli stessi errori delle scorse stagioni, quando per gli acquisti si sono spesso aspettati gli ultimi giorni disponibili: anche perché questo Torino, più di quantità che di qualità, avrà bisogno di una piccola rivoluzione.  A Giampaolo serviranno giocatori con i piedi buoni, specialmente in mezzo al campo, ma avrà bisogno anche del tempo per far assimilare il proprio credo calcistico. Insomma, prima arriveranno i calciatori che lui vorrà meglio sarà. 

    Se sul mercato non si lavorerà bene e in fretta, l’ennesima ripartenza con un nuovo allenatore voluta da Urbano Cairo non sarà servita a nulla. Giampaolo, come qualunque altro tecnico, non può di certo fare i miracoli: se non dovesse essere supportato, con una squadra costruita ad hoc per lui, rischierebbe di fare la fine di Sarri. Con buona pace del bel gioco.

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