Quanta importanza va data alle prime due partite? Direi molta, perchè dieci volte su dieci negli ultimi dieci anni e otto su dieci in generale ha vinto una squadra che era già in testa alla seconda partita. Aggiungo che delle quattro che avevano 6 punti un anno fa l'Inter si è presa lo scudetto, due sono arrivate in Champions e una è arrivata quinta ad un punto dalle altre. Sono pure statistiche, ma i numeri sono anche le cose che regolano tutta la nostra vita, non sono mai arbitrari.

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In questo momento, non a caso, sono in testa i campioni d'Italia e le tre squadre che sono cresciute di più: il Milan per conseguenze naturali, avendo già l'anno scorso assemblato una squadra giovane ma sicura, poi Roma e Lazio, completamente trasformate dalla personalità e dalla chiarezza di idee dei loro allenatori. Il Napoli ha troppe assenze importanti, Zielinski, Osimhen, Demme ed è quello dove l'allenatore deve ancora finire di incidere. 

L'errore che facciamo nel giudicare la Juve è forse quello di giudicarla come se fosse la squadra di due anni fa, dimenticandoci invece che viene da un quarto posto preso all'ultima giornata. Era già in seria difficoltà, il suo difetto è che sembra esserci rimasta.