Calciomercato.com

  • Violamania: un pareggio che non serve a nessuno, per fortuna c'è Batigol

    Violamania: un pareggio che non serve a nessuno, per fortuna c'è Batigol

    • Giacomo Brunetti
    Nei primi venti minuti di gioco, la Fiorentina avrebbe potuto segnare quattro gol al Torino. Ci è riuscita solo una volta, quando Simeone ha messo a sedere Sirigu, autore di tre provvidenziali interventi nelle circostanze rimaste. Peccato che l'euforia sia finita lì, arrendendosi alla perla di Baselli e portando la gara in un oblio di contrasti duri e spallate a centrocampo. Non il miglior spot per il calcio italiano, questo sicuramente. Nel secondo tempo, però, i viola hanno finito la benzina. L'adrenalina di Chiesa è mancata alla distanza, l'uscita di Muriel ha appesantito ancora di più il reparto avanzato.

    Pioli, sul pareggio, ha giocato la carta Montiel, abbinandolo all'altro bomber Primavera, Vlahovic. Una mossa da "coperta corta" e in cerca di consensi, mentre l'Europa si allontanava ancora di più. La testa, ormai, è obbligatoriamente sulla Coppa Italia. Certo, non si può arrivare scarichi mentalmente all'appuntamento. Anche perché l'Atalanta, in piena corsa per la Champions League, non ha nessuna intenzione di mollare. Restano nove partite e mettere in campo l'orgoglio è d'obbligo.

    Per fortuna, Firenze è tornata a sognare con i 50 anni di Gabriel Omar Batistuta, festeggiati due mesi dopo il vero compleanno insieme alla piazza gigliata. Emozioni, cori vintage e cimeli di ogni tipo. Il bagno di folla per Batigol è stato un tuffo all'indietro nel tempo, e la Fiorentina è tornata per un momento con gli occhi lucidi di gioia. Leggende che non si cancellano, come quella di Antognoni, che oggi spenge 65 candeline. Miti che, sullo stesso palco, hanno fatto emozionare tutti i presenti.

    Altre Notizie