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  • Aglianese, gli ultras non entrano nello stadio intitolato a Raciti

    Aglianese, gli ultras non entrano nello stadio intitolato a Raciti

    Un episodio che si commenta da solo, l'ennesima occasione persa da parte degli ultras per cancellare l'etichetta di pessimo sponsor per il calcio italiano. Sarà stata anche l'iniziativa di una minoranza, di un gruppo di poche persone, come si è affrettato a dichiarare il dirigente Gianluca Zarrini, ma questo non toglie gravità all'episodio verificatosi ieri nei pressi di Pistoia.

    Campionato di Promozione, il match in questione è quello tra Olimpia Quarrata e Aglianese, squadra nella quale ha mosso i suoi primi passi da allenatore Massimiliano Allegri. L'impianto è intitolato alla memoria dell'ispettore di Polizia Filippo Raciti, morto tragicamente il 2 febbraio 2007 in occasione degli scontri prima del derby siciliano tra Catania e Palermo. Una circostanza che ha spinto una parte dei sostenitori dell'Aglianese a non accedere al campo, perchè per la folle mentalità portata avanti da questi personaggi, presenziare in un impianto che porta il nome di un poliziotto, dunque di un nemico, cozza col presunto codice d'onore della galassia ultrà.

    LA RABBIA DEL CAPO DELLA POLIZIA - Una posizione personale, la loro - ha spiegato Gianluca Zarrini, tra l'altro molto limitata, perché sono poche persone, in tutto una decina, e noi non condividiamo né il tono, né ovviamente il contenuto della loro posizione. Personalmente aggiungo che l'intitolazione dello stadio di Quarrata a Filippo Raciti è stata un'operazione molto giusta da parte dell'amministrazione comunale di Quarrata". Toni ancora più duri sono stati utilizzati dal capo della Polizia Franco Gabrielli: "L'atteggiamento di alcuni dimostra la totale mancanza di condivisione dei valori essenziali del vivere civile. Sorprende che nulla o poco si è detto per stigmatizzare questi atteggiamenti che fanno solo male al calcio e alla parte sana delle tifoserie. In un momento storico in cui si cerca di valorizzare la parte sana dello sport, di avvicinare famiglie e bambini al mondo del calcio e si aspira ad esaltare i valori più nobili delle competizioni agonistiche, non può essere consentito che isolate tifoserie insultino la memoria di chi ha dato la vita per questo paese. Prese di posizione, come quelle annunciate dagli ultras dell'Agliana non verranno in alcun modo tollerate. Non può essere, infatti, consentita la preannunciata manifestazione esterna al complesso sportivo ed i responsabili di eventuali atti di illegalità verranno perseguiti ai sensi di legge".

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