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  • Amrabat non si allena con la Fiorentina: per la cessione è un gioco di nervi fino all'ultimo

    Amrabat non si allena con la Fiorentina: per la cessione è un gioco di nervi fino all'ultimo

    • FT
    In panchina a Genova per la prima di campionato, assente sul campo del Viola Park per l'ultimo allenamento prima della partenza della Fiorentina per Vienna, dove domani si giocherà l'andata dei playoff di Conference League contro il Rapid. Sofyan Amrabat, non convocato, sembra seguire in piena regola l'iter di un giocatore sul punto di essere ceduto, ma il suo status è lo stesso dall'inizio dell'estate e l'offerta giusta, che tra parte fissa e bonus deve arrivare a toccare i 30 milioni, non accenna ad arrivare. 

    BARONE LO AVEVA DETTO - "Sarà una cosa lunga", il monito del dg viola Joe Barone all'apertura della finestra estiva: la dirigenza viola ha capito fin da subito che per le squadre interessate - Manchester United, Liverpool e Atletico Madrid su tutte - Amrabat non è una priorità rispetto al resto dei colpi e che la necessità di tutti è quella di forzare la mano, aspettando fino all'ultimo per vedere se il prezzo scende. Si prospetta un braccio di ferro, e il giocatore, oggi a parte per un "lavoro personalizzato" secondo quel che filtra da Bagno a Ripoli, è pronto persino a rimanere.

    QUELLA FRASE A GROSSETO - "Non so se vado, potrei anche restare", ha detto Amrabat ad alcuni tifosi dopo l'amichevole contro il Grosseto in una notte di mezza estate. Parole forse di circostanza, non rilasciate ad alcun mezzo di comunicazione ufficiale, ma comunque indicative dello stato delle cose. Il marocchino è pronto a conoscere quale sarà il suo destino e la stessa Fiorentina, consapevole della volontà del giocatore di rispondere alla chiamata di un top club, rimane all'erta su vari profili, tra i quali Fausto Vera del Corinthians e Nico Dominguez del Bologna, sul quale ci sono anche squadre inglesi. 

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