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  • Balotelli: no a 30 milioni dalla Cina. Oggi l'incontro fra Raiola e il Marsiglia

    Balotelli: no a 30 milioni dalla Cina. Oggi l'incontro fra Raiola e il Marsiglia

    L'estate 2018 doveva essere quella della rinascita definitiva per Mario Balotelli pronto a lasciare il Nizza, club che lo ha rilanciato ad un passo dal baratro (sportivo) e che ora si prepara a lasciarlo partire a costi praticamente nulli. Sì, ma con quale destinazione? Si è parlato a lungo di un possibile ritorno in Serie A con anche Roberto Mancini, il nuovo Commissario Tecnico della Nazionale che su SuperMario ha deciso di puntarci fortemente, pronto a confermare questa opzione. E invece a una a una le possibilità stanno scemando, ma Balotelli non ha alcuna intenzione di rinunciare a un club di primissimo piano.


    NO A 30 MILIONI DALLA CINA - La conferma che l'attaccante italiano si consideri ancora un giocatore pronto per lottare in competizioni importanti è data dal no dato a un club cinese che gli ha proposto un contratto quadriennale da 30 milioni di euro a stagione. Balotelli non vuole perdere il treno Nazionale in vista dei prossimi Europei. Per farlo ha bisogno di un club europeo che lotti per il vertice e, per questo, oggi sarà una giornata decisiva per la sua permanenza in Ligue 1, all'Olympique Marsiglia.

    INCONTRO RAIOLA-MARSIGLIA - Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport dopo il no alla proposta cinese e a due club turchi, e constata la mancanza di volontà di accelerare per lui di club importanti in Italia come Napoli, Milan e Roma, oggi Mino Raiola incontrerà i dirigenti dell'Olympique Marsiglia. I nodi da sciogliere sono diversi, tra richieste del Nizza, durata ed entità del contratto dell’attaccante azzurro. L'offerta è di un triennale da 7 milioni di euro annui con opzione per un quarto, ma per strapparlo al Nizza servirà un indennizzo di almeno 10 milioni. Il summit a Montecarlo negli uffici di Raiola servirà a garantire il via libera a procedere con Balotelli pronto ad una nuova importante avventura. Per il suo bene, e per quello del calcio italiano.


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