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    Bologna, Motta: "Il futuro? Io e Saputo lo diremo insieme. Su Calafiori..."

    Bologna, Motta: "Il futuro? Io e Saputo lo diremo insieme. Su Calafiori..."

    Thiago Motta, allenatore del Bologna, parla ai microfoni di Dazn dopo il 3-3 con la Juventus.

    FUTURO - "Abbiamo fatto una grande stagione, insieme. Skorupski fantastico in questo gruppo. Da tempo in questa squadra. Ha vissuto momento meno belli e più belli. Ma è sempre stato nel gruppo. Aiuta tantissimo anche fuori. Sono d'accordo con lui quando dice che abbiamo creato un bellissimo gruppo. Tutti hanno dato il proprio contributo, così la squadra può giocare così e avere risultati che abbiamo avuto. Giorno di grande festa, dobbiamo godere di questo momento. Del futuro parleremo internamente con il presidente. Quello che decideremo lo comunicheremo insieme. Ora è il momento di goderne. Momento bellissimo, continuare con questa energia". 

    CURA UMANA - "Per me è la cosa più importante, il rapporto che si crea. Li guardo in faccia e cerco di dare tutto quel che si meritano. E' chiaro che sono in tanti, non sempre possono giocare tutti. Giocano quelli che meritano. Anche se delle volte tutti meriterebbero di giocare, ma non posso. La cosa importante è il rispetto delle mie scelte, l'impegno loro. Ognuno di loro gli voglio bene. Non è scontato. Non lo dico per dire. Nessuno se l'aspettava, è la grande realtà della nostra squadra. Hanno voglia, hanno fame, vogliono lavorare bene. Siamo arrivati in un posto dove è bellissimo. Vogliamo stare insieme fino all'ultimo minuto. Voglio godere di questo momento, ripetere ogni volta che a questi ragazzi voglio un gran bene". 

    A INIZIO ANNO - "Avrei pensato: è matto! Chi me lo diceva lì, avrei pensato che delirava. Non era scontato iniziare così e avere questi risultati. Dal primo giorno però questi ragazzi si sono presentati con grande voglia di superarsi ogni giorno, migliorarsi, aiutarsi. Rispettarsi. Sapere che la competizione è sana. Ogni allenamento possono giocare. Quando hanno giocato hanno fatto bene, da fuori hanno aiutato. Spirito di squadra fondamentale per ambire e aiutare in Champions l'anno prossimo". 

    CALAFIORI - "Sì, può fare tutto perché è coraggioso, crede in se stesso. Ricordo quando è arrivato: un terzino, da terzo di difesa a 5. Alla fine possiamo cercare di proporre qualcosa, ma il giocatore deve essere convinto. Lui lì lo devo frenare ogni tanto, non spingere. Ed è una cosa bella. Cercare di frenare ogni tanto, di gestire, orientare, è più facile da spingere ogni giorno".

    GIOCATORE MODERNO - "Se fa un ruolo solo, un giocatore deve essere un fenomeno. Sennò deve saper interpretare tutti i ruoli anche durante la partita. Muoversi e trovarsi in posizioni che non sono le stesse. Deve saper interpretare. Il ragazzo deve avere grande intelligenza calcistica, uno può orientare. E il coraggio".

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