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Buio Leicester: incubo retrocessione. Ranieri ora rischia e domenica c'è Mou

Buio Leicester: incubo retrocessione. Ranieri ora rischia e domenica c'è Mou

  • Alessandro Di Gioia
"Dilly ding, dilly dong": dalle stelle alle stalle in meno di otto mesi. E' quello che sta capitando al Leicester di Claudio Ranieri, chiaramente per quanto riguarda la situazione in Premier League, e quello che, in fondo, un po' tutti ci aspettavamo. DI questi tempi, nella passata stagione, le Foxes coglievano un importantissimo successo a White Hart Lane, contro il Tottenham, nel momento più delicato dell'anno e in quello che poi sarebbe valso l'aggancio alla vetta della classifica, con una splendida cavalcata coronata dalla conquista di uno storico titolo di campione d'Inghilterra.

MOURINHO VUOLE VENDETTA - Domenica, il Leicester riceverà al King Power Stadium il Manchester United di Josè Mourinho, desideroso di vendetta per l'esonero dal Chelsea provocato proprio dal tecnico ex Juve e Rome e voglioso di infliggere all'ex nemico Ranieri un colpo letale, il colpo che potrebbe far rientrare Vardy e compagni nel novero delle retrocesse provvisorie, per la prima volta da inizio stagione. Il Crystal Palace terzultimo gioca infatti domani contro il Sunderland, e con una vittoria scavalcherebbe proprio la squadra campione in carica. 

LE COLPE DI RANIERI - Una stagione nata sotto una cattiva stella, sin dalla corte sfrenata dell'Arsenal a Jamie Vardy in estate, con il centravanti inglese pronto a giurare amore eterno al Leicester, ma forse non convinto fino in fondo. Il resto è ovvio: effetto sorpresa svanito, squadre che giocano tutte con il coltello tra i denti per dimostrare che quello dell'anno scorso è stato solo un miracolo, non un trionfo meritato. Il modo di giocare di Ranieri è ormai arcinoto: gioco sulle fasce, verticalizzazioni, contropiedi fulminei, e la colpa dell'allenatore italiano è proprio quella di non essere riuscito a trovare varianti tattiche.Il tecnico premiato come migliore del 2016 dalla Fifa ha perso un po' la bussola, come era naturale che accadesse, ma anche gli arbitri ci stanno mettendo del loro (vedere per credere il gol del Burnley costato la sconfitta nell'ultima giornata, viziato da un evidente fallo di mano).

LE COLPE DELLA SOCIETA' - Ma, a soli due punti dalla zona rovente, le colpe sono da dividere con tutti: con la società, autrice di un mercato estivo non all'altezza e incapace di gestire alcuni "casi", come quello riguardante Ulloa, prima messo sul mercato e poi trattenuto a forza, con l'agente che sbotta: "Ranieri è bugiardo ed egoista". Ma anche dei giocatori: Vardy è un fantasma, Mahrez irriconoscibile, Drinkwater un mestierante.

CHAMPIONS A DOPPIO TAGLIO,  PANCHINA A RISCHIO - Persino la Champions League rischia di diventare un'arma a doppio taglio: l'ottimo primo posto nel girone iniziale, che ha garantito lo storico ottavo di finale contro il Siviglia, può rivelarsi più un male che un bene. "Ti prego, raggiungi 40 punti prima possibile senza pensare alla Champions", le parole del patron Srivaddhanaprabha, che per mantenere gran parte della rosa dello scorso anno ha dovuto spendere per premi e rinnovi milionari ben più dei 93 milioni incassati grazie al titolo: retrocedere significherebbe dover smantellare tutto. Tanto che ora anche Ranieri, autore di una delle più grandi imprese sportive di sempre ed eroe cittadino a Leicester, rischia la panchina. In campionato, l’ultimo successo è datato 31 dicembre 2016: l'attacco è pessimo, la difesa imbarca acqua, Kante non è stato sostituito adeguatamente. A gennaio sono arrivati il centrocampista Wilfred Ndidi e, in prestito dall’Udinese, il difensore maliano Molla Wague, sicuramente non colpi in grado di risollevare il morale. Ci vorrebbe una bacchetta magica: sono lontai i tempi del "dilly ding dilly dong".

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