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  • Cambia il direttore di Calciomercato.com: il saluto di Stefano Agresti dopo 6 anni di successi

    Cambia il direttore di Calciomercato.com: il saluto di Stefano Agresti dopo 6 anni di successi

    • Stefano Agresti
    La redazione, al piano ammezzato di via Razza. I giornalisti, molti giovani, tutti entusiasti. E la richiesta, quasi un appello, di Carlo Pallavicino, fondatore, editore e (soprattutto) amante di Calciomercato.com: “Dobbiamo far diventare questo sito un vero giornale online, un quotidiano più reattivo e ribelle di un quotidiano, una rivista più preziosa e ricca di qualità di una rivista”. Ce l’abbiamo messa tutta, tutti assieme. Non so se ci siamo riusciti, ognuno è libero di pensarla come crede, ma i numeri, il peso, la considerazione che abbiamo ottenuto mi portano a pensare che sia successo qualcosa di speciale.

    Sono passati più di sei anni da quando sono diventato direttore di Calciomercato.com e, ora che questa avventura finisce, non riesco a provare tristezza, ma solo un po’ di malinconia. Mi mancheranno, sì, tutti i ragazzi. I ragazzi della redazione, l’anima e il cuore pulsante del sito: a loro ho detto che, se hanno imparato da me un decimo di quello che io ho imparato da loro, significa che sono riuscito a insegnare moltissimo. E mi mancheranno i ragazzi che hanno condiviso questo percorso lavorando in ogni angolo d’Italia: inviati, corrispondenti, collaboratori. Mi mancheranno anche quelli che Mario Sconcerti, meraviglioso compagno di viaggio, chiama ancora ragazzi, ma che ragazzi non sono più da qualche decennio: è grazie al loro contributo di grandi giornalisti se CM, come lo chiamiamo noi, è stato, oltre che pieno di notizie, anche capace di far riflettere, di denunciare, di avere posizioni dure e ferme, originali e ascoltate. Mi mancheranno Carlo Pallavicino e l’amministratore Cosimo Baldini, ai quali va la mia sincera gratitudine per avermi scelto e sostenuto e per avermi sempre lasciato libero di esprimere ciò che pensavo, un privilegio di pochi. Mi mancheranno tutti coloro che gravitano e hanno gravitato attorno a questo mondo, collaboratori di ogni tipo. Sopra a tutti, mi mancheranno i nostri milioni di lettori, di utenti, i quali ci hanno a volte criticato, a volte attaccato, ma ci hanno sempre seguito con passione: a loro dico solo che sono stati i nostri veri e privilegiati interlocutori; anche quando le nostre posizioni non li hanno convinti, sappiano che le abbiamo espresse in assoluta e totale convinzione, senza sottostare a condizionamenti di alcun tipo. Una purezza di cui sono sempre andato orgoglioso.

    Dicevo che non riesco a provare tristezza, al massimo un po’ di malinconia, perché adesso a dominare non sono questi sentimenti ma la gioia. La gioia per i momenti che abbiamo vissuto assieme, per ciò che abbiamo costruito, per la correttezza di rapporti e - credo - l’amicizia che ci hanno guidato in tutti questi anni e che spero rimarranno per sempre.

    Poi ci sono i risultati, i numeri, che non amo citare ma ai quali stavolta è quasi doveroso guardare. In questi anni siamo diventati - cifre alla mano - il secondo sito sportivo d’Italia dopo la Gazzetta dello Sport, e il primo di solo calcio, mettendoci alle spalle testate storiche, arrivando a avere il doppio dei loro utenti e delle loro views. Ora abbiamo più giornalisti, più collaboratori e anche una redazione più grande e bella. Ha funzionato tutto bene, sì, al punto da attirare l’attenzione di Footballco, il fondo statunitense che ha rilevato Calciomercato.com la scorsa estate con l’obiettivo ai accompagnarlo in un’ulteriore crescita. Una crescita che - ne sono sicuro - sarà gestita nel modo migliore da Gianni Visnadi, il quale adesso prende il mio posto. Gianni Visnadi è un amico ma soprattutto (ed è quello che conta di più per lettori, editore e redazione) è un professionista serio, preparato, autorevole. A lui va il mio affettuoso augurio di buon lavoro. Sono sicuro che, sotto la sua guida e con la consueta e straordinaria collaborazione dei giornalisti e dei dirigenti di CM, il sito sarà sempre più bello e i lettori continueranno a aumentare. Io, nella mia nuova casa alla Gazzetta dello Sport, sarò uno di questi lettori. Ogni giorno.

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