Chirico: ‘Allegri può anche vincere lo scudetto, ma il fantasma di Conte è pronto a tornare alla Juve’
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Che qualcuno ultimamente ha visto aggirarsi in carne ed ossa dalle parti di Vinovo (sede ormai di giovanili e donne) in compagnia di qualche dirigente bianconero, mentre qualcun altro è tornato a scriverne sui giornali in chiave Juventus.
Se n’è tornato a parlarne in un momento in cui, casualmente, l’onda dell’Allegri-out si è acquietata (ma resta comunque sempre viva e latente) per effetto dei positivi risultati dalla squadra, e dopo una serie di rinnovate dichiarazioni d’amore – e pentimento – pronunciate pubblicamente dallo stesso interessato: alla festa del centenario agnelliano, sulla RAI , ad un convegno dell’Università del Salento.
Parallelamente Zazzaroni, sempre ben informato su Allegri del quale é amico, ha detto che Max sarebbe stanco di essere perennemente messo in discussione alla Juve e in estate lascerà al 98% il club bianconero. Sostituto?
Conte, ca va sans dire. Il collega Ilario Di Giovanbattista di Radio Radio è andato anche oltre, dicendosi certo dell’esistenza di un accordo già sottoscritto e chiuso.
Aggiungo che, da alcune settimane, una vocina continua a bisbigliare pure alle nostre orecchie che il countdown per il BackConte sarebbe già partito e che non resta aspettare giugno per il cambio in panchina. Tutte le strade, e le voci, portano a Conte.
Per la felicità di Allegri, che intanto – col suo calcio antico ma pragmatico – sta tenendo la Juve in corsa per il titolo. Sarà anche per questo che Max stia meditando di mollare in estate, non potendone più di questa precarietà continua anche quando sta compiendo, con la rosa a disposizione (di certo non eccelsa), un autentico miracolo sportivo. Quanti avrebbero scommesso sulla Juventus 2° in classifica, appena due punti sotto l’iperuranica Inter dopo tre mesi e mezzo di stagione? Diciamolo: pochi.
Allegri potrebbe anche vincerlo questo scudetto, ma la maggioranza degli juventini spingerebbe lo stesso per il cambio a fine stagione. Perché il corto muso e la filosofia del “primo, non prenderle” hanno stancato. Con Conte si tornerebbe invece di nuovo, e finalmente, ad osare ed a sfidare gli altri senza paura, ma semmai rimettendola addosso agli avversari. Come dovrebbe succedere tutte le volte che le altre squadre affrontano la Juventus, mentre i ultimamente è capitato talvolta il contrario. Monza docet (scorsa stagione 2 vittorie su 2 dei brianzoli in campionato) ed infatti la trasferta di venerdì al Brianteo appare tutt’altro che scontata. E per la mentalità juventina non è normale.
Aggiungiamoci poi che Conte brucia dalla voglia di tornare alla Juventus, un desiderio talmente forte che - una volta centrato - si trasformerebbe in un propellente esplosivo per tutto l’ambiente, perché la grinta di Antonio è contagiosa. Chiedetelo a Buffon, Chiellini, Marchisio e tutti quelli che hanno avuto modo di lavorarci assieme se non è così.
Unica controindicazione: quando gli girano, sclera. Com’è accaduto nell’estate del 2014, e il primo ad essersene pentito è stato proprio Antonio. Che per quella follia ha chiesto pubblicamente scusa. Al punto tale da rinunciare agli ingaggi monstre ottenuti finora in Premier pur di risedersi sulla panchina bianconera. Un Conte in saldo solo e soltanto per Madama. E senza nemmeno la pretesa dei famosi 100 euro per sedersi ai ristoranti stellati ma lasciando a Giuntoli, con cui è in ottimi rapporti, di cucinare il pranzo con gli ingredienti che trova.
Ecco perché alla Continassa, dal presidente Ferrero a Calvo, ci stanno pensando. Anche se, ufficialmente, diranno sempre che “Allegri è il miglior allenatore possibile per noi. In questo momento”. Per l’estate prossima magari anche no.