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    Conte e la difesa a 4: tutte le volte che l'ha usata e le origini del 3-5-2. Idee, moduli e interpreti, i dati

    Conte e la difesa a 4: tutte le volte che l'ha usata e le origini del 3-5-2. Idee, moduli e interpreti, i dati

    • Gabriele Stragapede
    Antonio Conte è pronto a tornare. L’ex commissario tecnico della Nazionale Italiana è affamato di successi, reduce dall’ultima esperienza in Premier League - da allenatore del Tottenham – terminata lo scorso 26 marzo 2023. Un solo obiettivo per l’ex Inter e Juventus: la vittoria. Trovare una squadra, una società competitiva che si possa affidare alla sua guida per rilanciarsi alla vetta del calcio. In Italia, dopo le voci che l’hanno accostato al Napoli, le ultime indiscrezioni parlano di un interessamento da parte del Millan – con Ibrahimovic suo primo sostenitore – in caso di addio di Stefano Pioli a fine stagione. Ma suggestioni e futuro a parte, a saltare all’occhio, durante l’intervista rilasciata al Telegraph, sono state le sue parole riguardanti il suo rapporto la tattica, in particolare sul suo pragmatico 3-5-2, marchio di fabbrica del Conte allenatore.

    QUESTIONI DI SISTEMA - "In ogni club in cui ho allenato ho usato il Subbuteo, anche per spiegare alcune situazioni tattiche ai miei calciatori. Ne ho sempre avuto uno a casa. In futuro potrei giocare con una linea difensiva alta a quattro, ma bisogna pressare molto, altrimenti si corrono grossi rischi. La gente pensa che il mio 3-5-2 sia un sistema difensivo, ma non è vero. Basta vedere quanti gol segnano le mie squadre in ogni stagione. Non dipende dal fatto che siano tre o quattro in difesa, dipende da come schieri la squadra e come costruisci le azioni d'attacco. Non va bene essere troppo difensivi, ma neanche troppo offensivi. Bisogna adattarsi alle caratteristiche dei giocatori. La mia esperienza mi dice che se vuoi vincere il campionato o alzare un trofeo, devi avere una squadra equilibrata. La scorsa stagione il Manchester City è stato il miglior esempio di squadra dotata di grande equilibrio, difensivamente e offensivamente". L’attacco alle critiche a chi lo accusa di esser difensivo, la malleabilità di non irrigidirsi su un esclusivo schema tattico, l’eventualità e la predisposizione al cambiamento, sono vari i messaggi lanciati da Antonio Conte nelle dichiarazioni odierne. Al di là di ogni possibile destinazione futura, per comprendere al meglio queste frasi per l’ex manager degli Spurs, andiamo a riguardare il suo passato da allenatore, per analizzare in quali stagioni, con quali squadre e quali risultati ha ottenuto Conte quando non ha utilizzato il suo famoso 3-5-2, a dimostrazione della trasformabilità delle sue rose e della capacità di sapersi adattare da parte dell’ex CT azzurro.

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