'È fortissimo, è da Milan': 20 anni fa il report su Sheva. Ora la 7 cerca padrone
Tra poco LIVE per parlare di #MilanBetis e fare gli auguri a Italo Galbiati (80 anni)! Qui un suo report del '97 su un certo attaccante... pic.twitter.com/dA71Ogkdgw
— Milan TV (@MilanTV) 8 agosto 2017
LA 7 LIBERA - Nel maggio del '99, una stagione e mezza dopo, sbarca in Serie A: niente 10 ma la numero 7. Poi, tante gioie, tanti gol, tante vittorie: secondo miglior marcatore straniero della storia del Milan con 175 gol, alle spalle di Nordahl, una Champions League, uno scudetto e un Pallone d'Oro alzato sotto il cielo di San Siro. L'antifenomeno, il simbolo e l'antidoto da utilizzare contro l'Inter e Ronaldo. Con quel coro: "Non è brasiliano però, che gol che fa, il Fenomeno lascialo là, qui c'è Sheva" immortale per un cuore rossonero. Un amore che sboccia subito e che, come in tutte le storie, fa soffrire con un addio. La 7 non ha mai più trovato un degno sostituto: doveva esserlo Ricardo Oliveira, ma non lo è stato; poteva esserlo Pato, ma non lo è stato. Poi Robinho, Luiz Adriano, Deulofeu, toccate e fughe. Ma la 7 è ancora lì, in cerca di un padrone.
CHI SERVE? - La 9 è stata occupata da André Silva, la 7 ancora da nessuno. Chi servirebbe? Uno alla... Sheva. Uno forte fisicamente, veloce, rapido nel dribbling. Fantasioso. Che sappia chiamare e attaccare la profondità come pochi. Non un classico 7, come del resto non lo era Sheva. Non un esterno, ma un altro attaccante. Quello che cerca il Milan. Quello che la 7 attende dall'estate 2006.
@AngeTaglieri88