
Euro 2024, la FLOP 11 della fase a gironi: ci sono Lukaku e Thuram, non manca l'Italia. Leao, non sei tu
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Non abbiamo risparmiato nessuno: dall'ennesima delusione della Serbia a Francia, Belgio e Inghilterra che sono passate ma facendo una fatica bestiale, passando per l'Italia che si è qualificata solo all'ultimo respiro e per la Croazia che ha sancito la fine del suo ciclo.
Queste, ad ogni modo, sono le nostre scelte: fateci sapere se avreste cambiato qualcosa o se siete d'accordo con noi!

PORTIERE
LUNIN (Ucraina): ha saltato la finale di Champions con il Real Madrid per febbre, non fortunato, ma la stagione gli è valsa il posto da titolare agli Europei. L'Ucraina però è stata eliminata con 4 punti proprio a causa delle sue papere contro la Romania, che hanno convinto il ct Rebrov a scegliere Trubin per le altre due gare.

TERZINO DESTRO
DI LORENZO (Italia): non abbiamo bisogno di spiegarci, vero? Lontano parente della sua versione Napoli 2022/23, contro Nico Williams ha visto le streghe e se ha giocato contro la Croazia è solo perché Spalletti, per sua stessa ammissione, gli vuole un gran bene.

CENTRALE DESTRO
PORTEOUS (Scozia): all'esordio contro la Germania si prende un rosso sacrosanto per un'entrataccia su Gundogan in area, causando il rigore del 3-0. Britannici ultimi nel gruppo A, una bella delusione.

CENTRALE SINISTRO
PONGRACIC (Croazia): Gvardiol è stato reinventato terzino da Guardiola? Bene, c'è Pongracic che ha avuto una grande stagione dal Lecce, no problem. E invece che delusione: bucato da ogni parte dalla Spagna, in panchina con l'Albania e di nuovo dentro con l'Italia, ma esce ridimensionato.

TERZINO SINISTRO
ROBERTSON (Scozia): capitano e stella di quella che in molti hanno designato come la possibile sorpresa, il terzino del Liverpool non può che figurare in questa selezione.

CENTROCAMPISTA DESTRO
BROZOVIC (Croazia): se Modric si è salvato, lui e Kovacic hanno affondato il centrocampo della nazionale a scacchi. Urge un profondo rinnovamento, i dominatori del 2018 non dominano più.

CENTROCAMPISTA SINISTRO
MILINKOVIC-SAVIC (Serbia): non solo è panchinato, e già così è un flop, ma quando entra fa danni, perché si perde Karnicnik in occasione del gol della Slovenia nell'1-1 della seconda partita. Fatale.

ESTERNO DESTRO
CHIESA (Italia): la vera stella per ora è Donnarumma. Lui, schierato a destra, fatica tantissimo ad entrare nel gioco e quindi a rendersi pericoloso. Senza gli strappi di tre anni fa sarà durissima arrivare in fondo.

ESTERNO SINISTRO
LEAO (Portogallo): gioca due partite, non lascia traccia se non per le due ammonizioni che rimedia per simulazione, salta la terza. Serve altro? Chiamato a riscattarsi. Menzione per Foden, la controfigura di se stesso, fermo al palo contro la Danimarca.

TREQUARTISTA
THURAM (Francia): un autogol e un rigore di Mbappé per i galletti favoriti, non un girone da ricordare per Marcus Thuram che è il riferimento centrale designato (noi lo adattiamo un po' indietro), reduce da una grande stagione con l'Inter.

CENTRAVANTI
LUKAKU (Belgio): qui ci spieghiamo. E' sfortunato, tre gol li avrebbe anche fatti, però non gli sono stati annullati per cattiveria, ma perché erano gol irregolari. La voce reti sono zero, i Diavoli Rossi passano ma da secondi dietro la Romania. Cercasi Big Rom disperatamente, o con la Francia agli ottavi sarà durissima. Ah, a proposito di gruppo E: che delusione anche Dovbyk, il capocannoniere della Liga spagnola impalpabile in tutte e tre le partite...

ALLENATORE
DESCHAMPS (Francia): è passato agli ottavi, e va bene. Ma con la rosa che si ritrova ha due pareggi e una sola vittoria, due soli gol segnati di cui un autogol dell'austriaco Wober e un rigore di Mbappé. E' davvero il minimo sindacale, così gli Europei non si vincono.