
Fiorentina, parla l'ex allenatore di Kean: "Firenze un trampolino. Non si separava mai dal pallone da piccolo"
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DA PICCOLO - "Aveva una fame particolare, più che altro perché non aveva altro gioco. Moise veniva ad accompagnare il fratello e si metteva da una parte a giocare col pallone. Una cosa che forse oggi si è un po' persa. Giocando da solo sviluppava le capacità coordinative che sono state la sua forza rispetto a bambini che avevano altre attenzioni. Questa cosa mi colpì subito: l'ho seguito quattro mesi ad Asti e poi l'ho portato a Torino per salire di categoria".