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  • Blasquez: 'Senza di noi il Genoa rischiava di fallire. Contenti di Blessin. Non svenderemo nessuno neanche in B'

    Blasquez: 'Senza di noi il Genoa rischiava di fallire. Contenti di Blessin. Non svenderemo nessuno neanche in B'

    Lunga intervista quest'oggi sulle colonne del Secolo XIX per Andres Blasquez, uno dei quadrimviri della 777 Partners che dallo scorso novembre ha preso in mano le redini del Genoa.

    Tra gli argomenti trattati c'è anche il futuro di Alexander Blessin: “Noi siamo contenti di lui, anche se siamo mancati in fase offensiva. Ma le statistiche riguardo l'expected goal non è poi così penalizzante. Certe partite, per esempio quelle con Udinese e Empoli avremmo meritato di vincerle, in fondo bastavano pochi punti per essere ancora in corsa".

    Riguardo alle altre possibili scelte di mercato, Blasquez ha aggiunto: "Ho sentito i ragazzi, loro rimarrebbero anche in Serie B. E, proprio ieri, il procuratore di uno dei giocatori più importanti mi ha detto: 'se c'è un progetto importante noi restiamo'. Ostigard l'abbiamo preso dalla Serie B, non credo avrebbe problemi. E poi lui al Genoa sta d'incanto. Cambiaso? A gennaio per lui abbiamo rifiutato un'offerta importante. Il nuovo Genoa non vende per necessità, ma unicamente di fronte a proposte interessanti. Come a Siviglia dove abbiamo ritirato Koundè dal mercato rifiutando 60 milioni, ma lo ritenevamo un giocatore indispensabile per provare ad andare in Champions”.

    Infine una puntualizzazione importante sull'avvento degli americani a Genova: "Un concetto vorrei che fosse chiaro: se non fossimo arrivati noi, il Genoa rischiava di fallire. La situazione economica era molto pesante, c’erano 50 milioni da buttare sul piatto e davvero non saprei dirvi come si sarebbe comportata la vecchia proprietà. Per subentrare siamo andati incontro a costi sensibilmente superiori rispetto a quelli programmati. Il gruppo 777 non spende, investe, l’obbiettivo è l’autogestioni finanziaria e contiamo di arrivarci in tre anni. Sogniamo un Genoa europeo. Abbiamo commesso errori a partire da Shevchenko, ma il progetto resta".

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