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  • Juric: 'Modric all'Inter come CR7 alla Juve. Higuain e Caldara due grandi per il Milan'

    Juric: 'Modric all'Inter come CR7 alla Juve. Higuain e Caldara due grandi per il Milan'

    • Marco Tripodi
    A nove mesi dal suo esonero dalla panchina del Genoa, dalle colonne della Gazzetta dello Sport è tornato a parlare Ivan Juric.

    Nel corso della lunga chiacchierata avuta con il collega della rosa, l'allenatore croato ha toccato tanti argomenti. A cominciare dai grandi colpi di questo mercato estivo, dallo sbarco di Cristiano Ronaldo alla Juve fino al possibile approdo del suo connazionale Luka Modric all'Inter. Ipotesi tutt'altro che irrealizzabile secondo l'ex centrocampista di Spalato: "Può succedere. Ormai è chiaro che se un giocatore vuol cambiare squadra, la cambia. Sarebbe un colpo straordinario non solo per l'Inter, ma per tutto il calcio italiano. Un colpo che può avere la stessa incidenza di quello di Cristiano Ronaldo. Se non di più"

    A proposito di CR7, può essere l'acquisto giusto per garantire la vittoria in Champions League della Juventus? : "Difficile fare previsioni, vincere la Champions è anche questione di fortuna: se ti gira male o bene quando è il momento. Di sicuro la Juve non "sceglierà" la Champions: la loro mentalità è devastante, lì devi vincere e basta, anche la Coppa Italia, e non scegli cosa vincere. Non sanno fare diversamente".

    Tra i grandi botti di questo mercato c'è stato anche il maxi-scambio lungo l'asse Juve-Milan. Ecco come lo giudica Juric: "Higuain ha dovuto far posto a Ronaldo ma resta un grande attaccante. Bonucci arriva da un anno difficile ma avrà voglia di dimenticarlo; Caldara è il futuro del calcio italiano e sapere da Gasperini quanto lo apprezza per me basta e avanza come garanzia".

    Juric è infine tornato sull'esonero subito dal Genoa lo scorso novembre: "Zero scuse, quindi zero rancori: me la sono presa solo con me stesso. Grande delusione personale: per la prima volta non sono riuscito a fare bene come pensavo. Era una buona squadra e ha dato tutto, ma ero convinto che certi giocatori potessero essere adatti al calcio che avevo in testa e invece non era così. Quando l'ho capito potevo sterzare, cambiare strada: invece sono rimasto si quella".

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