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    Genoa, le pagelle di CM: Orban, che disastro! Ocampos unico lampo

    Genoa, le pagelle di CM: Orban, che disastro! Ocampos unico lampo

    • Luca Capriotti

    Lazio-Genoa 3-1

    Perin 5,5
    : becca il gol della domenica, per il resto non ha grosse colpe, nonostante abbia raccolto altre due volte il pallone dal fondo della rete. 

    Izzo 5: la difesa del Genoa finisce malissimo, e lui non si salva. Ogni volta che gli attaccanti della Lazio caricano a testa bassa, perdono tutti la bussola, Izzo compreso. 

    Burdisso 5: salva sulla linea un colpo di testa velenoso di Immobile. Per lui è un derby contro la Lazio, ma non eccede mai nella forza degli interventi: è il leader della difesa, peccato che si soffra sempre quando il tridente della Lazio carica a testa bassa. 


    Orban 4: il suo intervento scellerato su Felipe Anderson regala alla Lazio il rigore del 2-1. Soffre tantissimo il brasiliano, non riesce mai ad arginarne lo strapotere tecnico e fisico. Spesso in difficoltà, il peggiore dei tre, si fa anche buttare fuori per aver praticamente aggredito a palla lontana Immobile. 

    Edenilson 5,5: prova con insistenza la via del fondo, trovando spesso l'inzuccata, meramente difensiva, di Wallace a spazzare. Per il resto ingaggia un duello furioso e corretto con Lulic, poi dalla sua parte si piazza Patric, e tutti e due si prendono un giallo salomonico per troppa foga nella discussione. 

    Rincon 5,5: il suo duello tutto fisico con Milinkovic è praticamente all'arma bianca. Prende il giallo per impedire ad un Keita devastante di involarsi, dà sempre l'impressione di garantire tanta sostanza, ma non riesce sempre ad esprimere la giusta lucidità. 

    Veloso 5,5: geometrie e ordine, e qualche lentezza di troppo. La regia del Genoa è affidata a lui, certe volte non riesce a tenere un passo giusto, a volte rallenta troppo il gioco. 

    Laxalt 6: un folletto. Juric gli chiede di aiutare molto il terzetto di difensori, perché Felipe è annuncio di disgrazie per la retroguardia. Meglio, ovviamente, quando attacca la fascia. Grande passo, tecnica, è il più vivace dei suoi. 

    Rigoni 5: Juric lo toglie per provare a recuperare la partita, la sua prestazione è opaca e poco fluida, prova qualche inserimento ma non viene mai pescato in area. 

    (dal 45' Ninkovic 6: prova lodevolmente a dare un po' di brio alle proposte offensive del Genoa. Non gli riesce sempre la giocata, ma ha il merito di provare fino in fondo, fino al diagonale deviato da Strakosha negli ultimi minuti).

    Pavoletti 5,5: ha una bella palla nella prima frazione, l'opposizione ruvida di Wallace gli impedisce una coordinazione decente. Ci prova, lotta, ma Wallace è in giornata di grazia, lui no. 

    (dal 61' Simeone 6: si sbraccia, lotta, porta un cognome che in casa Lazio è benvenuto e gradito. Lui si impegna a morte per mettere in difficoltà Wallace, ma il brasiliano è on fire, ed è difficile scalfirlo).

    Ocampos 6,5: qualche tocco pregevole, ma non incide nella prima frazione. Poi il lampo: trova il tempo e lo spazio, e conferma quanto di buono si dice di lui, destro secco e Strakosha è battuto. 

    (dall'80' Pandev s.v.: si prende i fischi dell’Olimpico, senza pietà. Il suo ingresso in campo non cambia di una virgola la partita, oramai indirizzata dalla doppia doccia fredda della ripresa).


    All. Juric 5,5: accetta il rischio della difesa a tre contro il tridente della Lazio, che va a duemila. Perde la gara forse proprio per questo: non riesce a trovare degne contromisure per fermare Keita e Felipe Anderson, al netto di un gioco comunque gradevole, e di qualche spunto tattico più che interessante. 


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