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    Genoamania: AAA vero Grifone cercasi

    Genoamania: AAA vero Grifone cercasi

    • Marco Tripodi

    Che fine ha fatto il Genoa? Dov'è finito il bel Grifone ammirato fino ad un mese fa?

    Dopo la batosta rimediata questo pomeriggio all'Olimpico la domanda è tanto legittima quanto scontata.

    La risposta più plausibile è che sia affondato in un tardo pomeriggio di metà ottobre. Il 3-1 incassato oggi dai ragazzi di Juric è solo un altro punto di quella parabola discendente iniziata esattamente un mese fa, il giorno del derby.
     

    Alla luce degli ultimi risultati, il 22 ottobre scorso rischia seriamente di essere lo spartiacque negativo della stagione rossoblu. Da quel sabato pomeriggio, infatti, il Grifo ha smesso di volare  mentre i cugini blucerchiati da allora viaggiano col vento in poppa. L'esito della stracittadina ha evidentemente capovolto gli equilibri delle due genovesi, regalando sicurezza a chi non ne aveva e togliendo certezze a chi si sentiva già completo.

    Non può essere un caso se nell'ultimo mese il Genoa ha raccolto appena quattro punti in cinque gare, compromettendo con una media da retrocessione quella classifica e quella reputazione guadagnata con merito nella prima parte del torneo.

     

    Vero è che l'Olimpico biancoceleste è un campo sempre ostico e che la squadra di Inzaghi in questo momento è una delle più in forma del torneo. Tuttavia il Genoa visto oggi è apparso anni luce lontano da quello arrembante, grintoso e spensierato di solo qualche settimana fa.

    La reazione di inizio ripresa, che pure aveva portato al momento pareggio di Ocampos, non può consolare, poiché ad essa è seguita l'immediata e fatale sfuriata dei laziali.

    Risultato: terza sconfitta consecutiva in trasferta, con otto gol subiti, terza gara di fila senza vittoria e un attacco che segna con il contagocce. Se per il momento Burdisso e compagni possono evitare di guardarsi alle spalle è solo perché chi sta dietro va molto più a rilento dei rossoblu.

     

    Ma siccome le brutte notizie non vengono mai sole, il tifoso genoano non ha motivo di confortarsi neppure scrutando il calendario alla ricerca di una pronta rivincita. Domenica a Marassi arriverà infatti la Juventus schiacciasassi, non certo l'avversario migliore per andare alla ricerca di punti. Inoltre, come se il compito per i rossoblu non fosse già abbastanza arduo, contro i bianconeri difesa e centrocampo dovranno rinunciare anche a due importanti pedine. La gara con la Lazio, oltre ad un morale sotto i tacchi, lascerà in eredità le sicure squalifiche di Orban e Veloso e un Pavoletti da monitorare dal punto di vista fisico.

     

    L'argentino ed il portoghese, sanzionati dall'arbitro sul finire della sfida odierna, sono stati i simboli di un evidente nervosismo di squadra.

    Dopo le espulsioni in serie rimediate nelle prime giornate, Juric ultimamente era stato bravo a instillare un po' più di disciplina e autocontrollo nei suoi uomini. Ora però sembra di essere tornati indietro. Con la differenza che prima anche quando le gare le terminavi in inferiorità numerica uscivi spesso dal campo con una classifica arricchita. Adesso non accade neanche più questo.


    Urge trovare una soluzione. E occorre farlo in fretta, anche a dispetto del calendario.


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