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  • Il carattere di Lilian, il sogno Serie A, il PSG ko: notte da sogno per Thuram jr

    Il carattere di Lilian, il sogno Serie A, il PSG ko: notte da sogno per Thuram jr

    • Angelo Taglieri
    Sbagli il primo rigore, sullo 0-0, andando in svantaggio due minuti dopo per mano di Neymar. Decidi poi, mosso dalla paura, di non tirare il secondo: il pallone che vola sopra la traversa è ancora troppo fresco, è il rischio di un deja-vu è alto: ci pensa N'Gbakoto, è 1-1. Tiri, però, quello decisivo, al 93esimo, che ti sei procurato e che può valere la vittoria: devi avere carattere. E Marcus Thuram ce l'ha. Il figlio di Lilian, nato a Parma, nel '97, quando papà stava preparando la sua seconda stagione italiana, è il numero 11 del Guingamp che ieri ha mandato ko il Paris Saint-Germain nella Coupe de Ligue. Prima sconfitta in patria, in questa stagione, per Neymar e compagni, che non potranno giocare la sesta finale consecutiva; ko che porta la firma di uno degli "incubi" di Buffon

    INCUBO RITIRO - Ha rischiato di sbagliare anche il secondo, ma la dea bendata, questa volta, ha deciso di dargli una mano: Areola intuisce, tocca, ma non basta, Thuram si asciuga il sudore e può finalmente esultare. No, Buffon non c'era, non era neanche in panchina, era in tribuna a vedere i suoi compagni e il figlio di un ex compagno, il suo "incubo", perché, come dichiarato in settimana, vedere i figli degli ex compagni di squadra gli ha smosso nella testa il pensiero di ritirarsi (ha giocato contro Chiesa jr e Khephren Thuram, fratellino di Marcus). 

    SORRIDENTE E SOGNATORE - Al termine della gara, Thuram si è fermato a parlare coi giornalisti presenti, sfoggiando un perfetto italiano: "Una grande vittoria stasera, era dura, difficilissima, quando ho visto Cavani e Marco (Verratti) entrare sembrava ancora più impossibile. Dopo il primo rigore ho parlato con Neymar, mi aveva detto di andare a tirare il secondo, mi ha detto di credere in me. Serie A? Non so cosa ci sarà nel futuro, se una squadra italiana mi chiama può essere. Ma nessuno mi ha chiamato (ride, ndr). I consigli di papà? Mi ha detto che sono importante, che devo tirare il gruppo. Serata più bella della mia carriera? Sì, col Guingamp sì". Con la maglia rossonera 7 gol in 14 partite di Ligue 1, un gol ogni 160 minuti giocati: stagione complicata per la squadra, che ha vinto solo due partite di campionato, non per Marcus. Mai difensore come papà, diventato attaccante a Guingamp, nasce centrocampista offensivo, ruolo in cui giocava in quella che è stata la serata più bella della sua vita. 

    CAMPIONE D'EUROPA - "E' quella dell'Europeo Under 19". Vinto, nel 2016, in Germania, con la 10 sulle spalle. Sì, Marcus aveva la 10, mentre Mbappé la 11. In finale, Thuram jr, entrato a 5 minuti dal termine, ha visto andare ko l'Italia di Meret, Barella, Locatelli, Favilli e Cutrone: 4-0, netto. Senza alcun gol di Mbappé, la stella del PSG che anche ieri è rimasta a secco, costretta a vedere Marcus, questa volta con la11, asciugarsi il sudore ed esultare. Paura passata, rigore sbagliato cancellato e vittoria di lusso arrivata: è la notte in cui Marcus Thuram si è preso le luci della ribalta. Con carattere e sorridendo. Come papà...

    @AngeTaglieri88

     

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