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  • Il Lille prova a riprendere il Mouscron. Mister Elliott ne sa qualcosa?

    Il Lille prova a riprendere il Mouscron. Mister Elliott ne sa qualcosa?

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Ritorno di fiamma. L'asse franco-belga tra il LOSC Lille e il Royal Excel Mouscron sarebbe sul punto di ricostituirsi a cinque anni dalla dissoluzione. La notizia è stata anticipata dal quotidiano belga Le Soir nell'edizione del 24 maggio e si sta sviluppando con sorprendente rapidità. Riferisce che il proprietario del Lille, l'imprenditore ispano-lussemburghese Gerard López, sarebbe in trattativa per acquisire la società della cittadina che si ritrova appena oltre il confine fra i due Paesi, a 30 chilometri d'autostrada da Lille. E per quanto i protagonisti della nuova connessione fra le due società siano diversi, tornano a presentarsi gli interrogativi sull'intreccio di società calcistiche e soggetti finanziari.

    Durante la prima edizione di questa storia il grande stratega dell'operazione è Michel Seydoux, uomo d'affari e produttore cinematografico francese che è stato anche presidente e proprietario del Lille tra il 2002 e il 2017. L'intreccio parte a novembre 2011, quando le due società annunciano un partenariato che in realtà è l'ingresso della società francese nel capitale di quella belga (allora denominata Mouscron-Peruwelz). E soltanto pochi mesi dopo, maggio 2012, il Lille diventa azionista maggioritario e fa della società belga un proprio satellite. In quei mesi vengono usati toni e argomenti alati, poiché si parla di un progetto calcistico pienamente calato nella logica delle euro-regioni. Tale afflato euro-comunitario, riletto a quasi un decennio di distanza e visto come sono andate le cose, suona adesso abbastanza ridicolo. A ogni modo, la connessione frontaliera fra Lille e Mouscron va avanti fino al 2015. Poi è costretta allo stop a causa di un passaggio nella compagine proprietaria della società francese. Succede che a settembre 2014 l'industriale farmaceutico belga Marc Coucke ne diventa il terzo azionista raggranellando il 5%.

    Coucke non è un personaggio qualsiasi, poiché è anche un forte investitore nel mondo dello sport belga. È sponsor del team ciclistico Quick Step (allora denominato Omega Pharma- Quick Step), ma soprattutto è proprietario dell'Ostenda. Dunque si prospetterebbe un palese conflitto d'interessi: può il proprietario di una società del campionato belga essere azionista di una società calcistica francese che a sua volta è azionista di controllo di un'altra società militante nello stesso campionato belga? Certo che no. Anche se, come noi di Calciomercato.com abbiamo spiegato un mese fa, in materia di multiproprietà calcistiche il signor Marc Coucke non è certo uno che si faccia delle remore. Da lì è partita un'altra storia per il Mouscron, che ancora una volta noi di Calciomercato.com abbiamo raccontato abbondantemente. Condotta in gran parte sotto l'ombra del super-agente israeliano Pini Zahavi, con ultima tappa sotto il controllo del businessman tailandese Pairoj Piempongsant.

    Che, quanto a esserne l'effettivo proprietario, non ha mai dissipato i dubbi.
    Nel frattempo Seydoux ha ceduto anche il Lille. Il passaggio di proprietà è avvenuto a gennaio 2017 in favore del duo formato dal citato Gerard López e dell'amico-socio Marc Ingla, ex vicepresidente del Barcellona con delega al marketing. Una vita pericolosa fin dalla prima ora, quella della società francese sotto il controllo dei due nuovi uomini forti. Con una gestione finanziaria andata quasi subito fuori controllo e il successivo intervento di un soggetto che fa al tempo stesso da salvatore e detentore del debito: il fondo Elliott. Quale sia attualmente il rapporto fra il LOSC e il fondo che controlla anche il Milan, possono saperlo con chiarezza soltanto i soggetti interessati all'accordo. López sostiene di essersi fatto carico in prima persona del debito contratto col fondo di Paul Singer e aggiunge che al finanziere statunitense il modello Lille va più a genio rispetto al modello Milan.

    Il tempo dirà se tale preferenza sia un fatto reale e non un discorso pubblicamente espresso dal proprietario del Lille per legittimare il proprio operato. Fatto sta che, a dispetto delle recenti sessioni di mercato molto grasse in uscita (anche grazie al Milan e all'acquisizione di Rafael Leão...), i conti del club sono ancora estremamente instabili. E la crisi da pandemia ha fatto il resto. Una rivelazione fatta la settimana scorsa da Mediapart, a proposito di un prestito garantito dallo stato che la Ligue 1 si appresta a fare ai club, ha indicato proprio il Lille fra i quattro club della massima divisione francese che rischiano di saltare (gli altri sarebbero Bordeaux, Marsiglia e Saint Etienne). Ma nonostante ciò mister López continua a sbattersi per trovare un club satellite. Gli esperimenti pianificati o tentati recentemente in Portogallo (con Gil Vicente, Vitória Setubal e Belenenses) si sono rivelati fallimentari. Sicché adesso ci si riprova con la formula transfrontaliera e il ritorno a Mouscron. Dalle parti di Elliott non sanno davvero nulla? O piuttosto stanno davvero ridisegnando una strategia, che non potrebbe non riguardare anche il Milan?
    @pippoevai

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