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  • Inter, Conte: 'Dedico lo scudetto a me stesso, ho dovuto tirare fuori tutto quello che avevo dentro'
Inter, Conte: 'Dedico lo scudetto a me stesso, ho dovuto tirare fuori tutto quello che avevo dentro'

Inter, Conte: 'Dedico lo scudetto a me stesso, ho dovuto tirare fuori tutto quello che avevo dentro'

L'Inter festeggia il 19esimo scudetto e sul canale Twitch nerazzurro è intervenuto il tecnico Antonio Conte: "Penso che sia stato il giusto finale di un'annata straordinaria. Anche oggi abbiamo fatto penso una partita bella sotto tutti i punti di vista, non ci siamo risparmiati: ho chiesto questo ai ragazzi, contro un'Udinese che all'andata ci aveva bloccati sullo 0-0. Nonostante il finale di campionato e aver già vinto, questa è la dimostrazione che i ragazzi hanno preso la mentalità giusta, vogliono vincere ogni partita e di questo va dato merito a loro: sono 91 punti, più di 90 gol, la miglior difesa, il secondo miglior attacco per un gol, vuol dire aver fatto qualcosa di bello e importante".

TIFOSI - "Sicuramente avere già un po' di tifosi allo stadio è stato bello. Non erano tantissimi per le norme ma erano molto caldi, ci hanno aiutato. E poi c'è poco da dire, per come siamo stati accolti prima della partita, per quello che abbiamo visto dopo la partita. Tutta questa gente... Ci deve rendere molto felici perché sappiamo di aver regalato qualcosa di bello ai tifosi che, a prescindere che le cose vadano bene o male, sono sempre schierati con la squadra".

IL GIOCATORE PIU' SIMPATICO - "E' una squadra piena di giocatori più simpatici, tutti quanti nascondono un qualcosa che è piacevole stare con loro. Sul campo con me non si scherza, bisogna essere seri e dare tutto, ma anche io fuori dal campo con loro e in generale sono una seconda persona. Ognuno di noi ha dei lati sicuramente molto più simpatici e piacevoli fuori dal rettangolo di gioco. Ci sono alcuni ragazzi che ti devi buttare a terra per le risate, poi quando si uniscono alcuni è piacevole, bello, si è creata questa alchimia tra di noi: oltre al rispetto per il lavoro c'è il rispetto per le persone".

SCUDETTO - "Lo colloco sicuramente tra le imprese fatte, perché non era semplice. Anche io venendo all'Inter mi sono messo in grande discussione, perché comunque arrivavo da una squadra che non vinceva, come le altre, per nove anni e aveva solo guardato la Juve. Abbiamo lavorato e dopo un anno di lavoro abbiamo fatto qualcosa di bello e di incredibile. Sicuramente non è stato semplice, l'Inter è una squadra che ci lavori e capisci tantissime cose. Aver vinto lo scudetto con l'Inter, aver avuto questo grande risultato mi dà grandissima soddisfazione, perché mi fa capire che la serietà, il lavoro e il sacrificio sono l'unica arma che io posso avere, che noi possiamo avere con i calciatori per vincere. Siamo stati molto, molto bravi tutti quanti: io, i calciatori e il club".

DEDICA - "Lo dedico a me stesso, perché io so che comunque non è stato un percorso semplice in questi due anni. Ho dovuto veramente tirare fuori tutto da dentro di me. Ci sono stati anche momenti in cui vengono dubbi e dubiti di te stesso, ma si è stati forti per andare oltre a tutto. Siamo stati tutti bravi, anche il sottoscritto".

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