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Inter, non esistono incedibili: Atletico su Lautaro e il Bayern studia Dumfries

Inter, non esistono incedibili: Atletico su Lautaro e il Bayern studia Dumfries

L'estate scorsa ce lo ha insegnato, all'Inter non esistono calciatori incedibili. Dopo le partenze illustri di Hakimi e Lukaku, anche quella che che è lontana appena tre mesi si prospetta all'insegna di cambiamenti importanti, vista la necessità di ridurre ulteriormente un monte stipendi risalito di una quarantina di milioni coi rinnovi varati da Marotta e Ausilio e di immettere forze nuove nella squadra di Simone Inzaghi. E così, oltre alle rinunce pressoché certe di Kolarov, Vidal e Vecino - i cui contratti non saranno prolungati - e quelle altamente probabili di De Vrij, Sensi e Alexis Sanchez, all'orizzonte si prospettano un paio di sacrifici necessari per finanziare il prossimo mercato in entrata. A patto che le condizioni messe sul piatto siano soddisfacenti.

IL CALO DEL TORO - Lautaro Martinez, per esempio, è uno di quei nomi che tiene banco da diverse settimane, vuoi per il clamoroso calo di rendimento in questo 2022 - a segno su rigore contro la Juve in Supercoppa, poi due volte con la Salernitana in campionato e ad Anfield nel ritorno degli ottavi di Champions contro il Liverpool - vuoi per i rumors che dall'estero rimangono sempre attuali. A maggior ragione nel momento in cui per l'Inter si prospetta l'ipotesi di mettere le mani su Paulo Dybala, che a giugno abbandonerà la Juve a parametro zero e che rappresenta un'occasione che Marotta vuole quanto meno valutare. Per il Toro è di vecchia data il gradimento dell'Atletico Madrid, più concreto rispetto ad alcune formazioni di Premier (Tottenham, Liverpool e Manchester City) che si erano informate prima del prolungamento di contratto fino al 2026.

BAYERN SU DUMFRIES - Attenzione poi a Denzel Dumfries, esterno destro della nazionale olandese arrivato in nerazzurro solo 7 mesi per colmare il vuoto lasciato da Achraf Hakimi, passato al Paris Saint-Germain per 70 milioni di euro. Partito a rilento, complice un adattamento non banale alle difficoltà del calcio italiano, l'ex giocatore del PSV è cresciuto a vista d'occhio col passare dei mesi, diventando ben presto un titolare inamovibile nell'undici di Simone Inzaghi e garantendo, seppur con caratteristiche tecniche diverse dal marocchino, un dinamismo e una spinta costante sulla fascia destra, impreziosita da 4 reti e 6 assist in stagione. Una risalita prepotente, che non è sfuggita ad un club importante come il Bayern Monaco e al suo allenatore Julian Nagelsmann, che vorrebbe un'alternativa di maggiore spinta rispetto ad un terzino bloccato come Pavard. L'ex Marsiglia Sarr e il giovane Stanisic non sono opzioni all'altezza della situazione e il profilo del giocatore dell'Inter è tra quelli monitorati con attenzione.

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