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  • Italia, Mancini: 'Le esclusioni di Kean e Zaniolo? Devono imparare a comportarsi'

    Italia, Mancini: 'Le esclusioni di Kean e Zaniolo? Devono imparare a comportarsi'

    Roberto Mancini, ct dell’Italia, ha parlato in conferenza stampa dal raduno della nazionale a Bologna, in vista delle partite di qualificazione all’Europeo 2020 con Armenia e Finlandia. Tanti i temi toccati: dai casi Kean e Zaniolo all’infortunio di Chiellini.

    SUGLI INFORTUNATI - "Mi dispiace per Chiellini, Piccini e Pavoletti che hanno avuto infortuni più gravi degli altri. I problemi sono i soliti di inizio stagione, ovvero affrontare squadre che giocano in campionati a metà o verso la fine".

    SULLE ESCLUSIONI DI KEAN E ZANIOLO - "Sicuramente mi faranno più comodo in avanti. A me non piace lasciare a casa per punire, però son giovani e spero che serva loro per il futuro. Se meriteranno li chiameremo ma devono imparare che devono comportarsi per bene. Un professionista deve essere sempre esemplare".

    SUI CORI RAZZISTI A LUKAKU - "Purtroppo c'è sempre qualcuno che sbaglia. La speranza è che presto questa roba finisca. Temo che ci saranno sempre quelli che sbagliano".

    SU MIHAJLOVIC - "Ho sentito Sinisa in questi giorni. Mi sembra stia molto meglio e che tutto vada per il verso giusto".

    SERIE A CON TANTI GOL - "Io che vedo le partite mi diverto, magari l'allenatore che li subisce non tanto. Probabilmente le difese vanno ancora registrate ma abbiamo visto partite belle, combattute. Come in Inghilterra. Certo, bisogna avere equilibrio ma credo che sia questione risolvibile in qualche settimana".

    SU ZANIOLO - "Ora non cominciamo a dire che se perdiamo è perché manca Zaniolo. Non bastano 5 partite per essere un campione. Bisogna lavorare tanto e deve capire che quello che ha avuto gli è arrivato all'improvviso. Non ha fatto nulla di grave ma siccome non è la prima volta è bene che impari".

    CAMBIO DI TENDENZA IN SERIE A? - "Credo che molte squadre cerchino di attaccare di più anche a discapito di prendere qualche gol in più. Quasi tutte sono propositive e secondo me è una cosa che può migliorare il calcio italiano".

    SUI CAMBI - "L'anno scorso eravamo all'inizio e avevo bisogno di vedere giocatori anche giovani in un contesto difficile. Adesso la squadra è già delineata anche se sicuramente farò qualche cambio".

    SUL MERCATO DELLE GRANDI - "La nostra squadra è già delineata ormai, come detto. Chiaro che se ci fosse qualche novità in più avremmo più possibilità di scelte ma è inutile recriminare su questo. Siamo stati fortunati a fare bene e in fretta. Certo, è un peccato avere così pochi italiani ma ognuno fa i propri interessi".

    SULLA FORMAZIONE - "Non saranno semplici perché sia gli armeni che i finlandesi giocano da mesi e sono al 100%. Dovremo tirare fuori le altre qualità che abbiamo e combattere fino alla fine".

    SEMPRE SU ZANIOLO E KEAN - "Credo che per giocare in Nazionale ci vogliano qualità tecniche e di comportamento. Ripeto, hanno fatto cavolate ma essendo loro così giovani devono imparare. Stavolta non ci sono, la prossima volta se meriteranno saranno qui. Ci avrebbero fatto comodo ma è giusto non averli chiamati ora. Non li ho chiamati, non c'era bisogno".

    SU SIRIGU - “Salvatore sa quali sono le gerarchie, sappiamo che possiamo contare su di lui e sugli altri. Donnarumma è il titolare ma in quel ruolo siamo molto ben coperti".

    SU SENSI - “Stefano può giocare ovunque e con chiunque. È tecnico, bravo, ha qualità e quantità".

    SUL CENTRAVANTI - "Quelli che abbiamo qui sono i migliori in questo momento e hanno fatto bene nelle ultime partite. Inglese per ora è più indietro rispetto agli altri ma non è escluso, ovviamente. Lui come altri verrà chiamato se meriterà".

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