Jacobelli: Parma, bancomat Fondazione, debiti, antimafia. Malagò, non basta per un commissario in Figc?
Ancora: a proposito dell'ingombrante presenza di Lotito nel Palazzo del calcio italiano, Malagò si è augurato che lo stesso divenga presidente della Lega al posto di Beretta, visto che Lotito ha detto "Beretta conta zero". A proposito di Manenti, Malagò ha affermato trattarsi di un "personaggio fantascientifico". Stamane la Gazzetta dello Sport, con una brilante inchiesta curata da Marco Iaria, ha quantificato in 1.715.000.000 di euro (1miliardo 715 milioni di euro l'indebitamento complessivo della serie A) riferito alla stagione 2013-2014 e le previsioni per quella in corso sono decisamente peggiorative.
Su calciomercato.com, Pippo Russo ha scritto: "Fra le tante ipotesi avanzate per garantire l'esercizio provvisorio del Parma da qui a giugno c'è stata anche quella di anticipare i denari del cosiddetto "paracadute"; ovvero, l'indennizzo che viene garantito ai club retrocessi per consentire loro di ammortizzare il danno economico da declassamento. Si tratta di un plafond da 30 milioni da suddividere fra tre club, secondo parametri legati alla lunghezza della permanenza nel campionato di serie A da parte di ciascuno. Stando ai calcoli, per il Parma si tratterebbe di una cifra tra i 10 e i 12,5 milioni. A questo tema è stato dedicato un articolo pubblicato dalla Gazzetta dello Sport nell'edizione di sabato 28 febbraio, a firma Marco Iaria. Da quelle righe si apprende che l'ipotesi sarebbe poco percorribile dato che, testualmente, "gli emiliani si [sono] fatti già anticipare circa 8 milioni dalle banche, sotto forma di un credito già certificato dalla Lega". Questo scrive Iaria. E a questo punto rimane sullo sfondo un grave interrogativo: quale sarebbe il credito che la Lega ha certificato, permettendo al Parma di indebitarsi ulteriormente col sistema bancario? Sarà mica il paracadute? Perché se così fosse, ci troveremmo davanti a un fatto gravissimo: si sarebbe puntanto finanziariamente sulla retrocessione del Parma. Ovviamente siamo nel campo delle ipotesi. Ma rimanendoci dentro, non si può non portare alle estreme conseguenze lo scenario ipotetico: col Parma che affronta una "retrocessione dovuta" per ripagare il debito e garantire quella parte del sistema creditizio con cui ha contratto il debito. Vi pare una cosa ammissibile? Ribadisco: vado per ipotesi assurde e dando per assodato che la Lega NON abbia garantito per il Parma il paracadute come credito da scontare. Ieri è venuto a galla lo scandalo della "Fondazione Bancomat", come l'ha definita Repubblica che, a firma di Marco Mensurati ha rivelato: "La chiamano Fondazione, ma in realtà è un bancomat, il grande bancomat del calcio italiano. Quello attraverso cui i "soliti noti" riescono a comprare il consenso dei presidenti delle squadre più piccole. Serve una manciata di voti in Lega Pro per salvare il presidente sull'orlo del burrone? E che problema c'è?, "famo un'anticipazione di cassa sui progetti della Fondazione" e il gioco è fatto, come ama dire Claudio Lotito (vedi telefonata con Pino Iodice). È l'ultimo scandalo del calcio italiano. O, meglio, è l'ingranaggio nascosto che completa il meccanismo di quell'unico sistema di potere, riassunto nella persona del presidente di Infront, Marco Bogarelli, che dal 2008 a oggi ha divorato il mondo del pallone, controllandone l'intera filiera.
Malagò, c'è bisogno d'altro per commissariare la Figc e sbaraccare la Lega? E' o non è, per statuto, la Federazione Italiana Giuoco Calcio garante della regolarità del campionato?
Ma lei stesso, Malagò, non ha definito irregolare il campioato? E allora, quanto ci vuole a muoversi?
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com