Calciomercato.com

  • Juve, Sarri: 'Do un buon voto alla squadra, per lo scudetto c'è tempo. Sono io che devo adattarmi ai giocatori'

    Juve, Sarri: 'Do un buon voto alla squadra, per lo scudetto c'è tempo. Sono io che devo adattarmi ai giocatori'

    • Lorenzo Bettoni, inviato a Torino
    Maurizio Sarri parla in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Sampdoria, gara che può garantire lo scudetto ai bianconeri con due giornate di anticipo: "Vediamo in tutte le partite la possibilità di portare a casa i punti, abbiamo fino al 2 agosto per arrivare all'obiettivo, domani è una possibilità, dobbiamo affrontarlo, come ho già detto, andarci vicino costa zero".

    PREPARAZIONE - "Non stiamo facendo nessuna preparazione, stiamo giocando ogni 72 ore, la partita di domani la prepariamo domattina, oggi ancora qualcuno avrà bisogno di recupero, non c'è nessuno che sta lavorando da un punto di vista fisico se non dal punto di vista individuale, calciatori che sicuro staranno fuori. Con 72 ore di tempo non puoi andare a fare lavori specifici".

    MENTALE - "L'aspetto fisico è uguale per tutti, poi caricare una partita dal punto di vista nervoso, caricarla e ricaricarla dopo 3 giorni non è automatico né semplice, abbiamo perso ordine in eccesso e questo è anche un segnale positivo, abbiamo difeso in avanti anche quando non c'era la necessità di farlo. A volte abbiamo perso ordine per passività, stavolta siamo andati in eccesso".

    PJANIC - "Ha fatto 46 partite, mi sembra che si sia visto, nelle ultime due partite abbiamo fatto scelte diverse, contro squadre che fanno della fisicità la loro arma, Pjanic ha giocato tantissimo, in questo momento ha un piccolo acciacco come tutti quelli che hanno fatto oltre 40 partite, oggi rientra in gruppo vediamo se domani sarà della partita o meno".

    INFORTUNI - "Preoccupato? No, tutte le stagioni sono diverse, la Juve ha tanti infortunati da qualche anno ma è difficile trovare una causa comune, ci sono stati anche infortuni tramuatici, Chiellini è tornato a correre ieri, Higuain ieri si è allenato a parte e oggi proviamo a rimetterlo in gruppo, De Sciglio dalla prossima settimana. La situazione è tipica di una squadra che ha fatto tante partite ma non drammatica, siamo pronti ad ovviare".

    RIMONTE - "In questo momento bisogna avere riferimenti molto diversi rispetto a un periodo normale della stagione, sono all'ordine del giorno in quasi tutte le partite, ci sono componenti che rendono campionato e risultati atipici. Ci si gioca la stagione a luglio, non era mai successo nei passati 100 anni. Noi possiamo e dobbiamo essere più solidi, in questo momento non c'è modo di lavorare molto, dobbiamo tenere la testa libera con grande determinazione, non credo la squadra abbia mollato, a Udine abbiamo fatto un errore di voglia, non di mancanza di voglia. Momento difficile ma dobbiamo trovare la forza di andare all'obiettivo".

    ANCORA PJANIC - "Non so la situazione di Arthur e non mi interessa, Mire è dentro al gruppo, non ho dubbi sulla sua professionalità e se ho fatto scelte diverse è per le partite che abbiamo affrontato".

    SAMPDORIA - "Squadra che ha trovato il suo modo di giocare e la sua dimensione, riesce a rimanere ordinata per lughi tratti di partita, è una squadra che in questo momento non è semplice da affrontare, può dare idea di non avere grandi motivazioni, però hanno perso il derby e questo mi lascia pensare che avranno motivazioni ma noi abbiamo il nostro obiettivo e non può esserci nessuno che ci supera a livelli di motivazioni".

    CENTROCAMPO - "Devo essere io ad adattarmi alle caratteristiche dei giocatori. Non puoi arrivare una squadra e comprare 25 giocatori, devo adattare il mio modo di giocare alle caratteristiche dei giocatori, sennò allenerei me stesso".

    PROBLEMI - "Pensare alla Champions? Non penso, non lo voglio, la Champions è una competizione affascinante ma una squadra di valuta sul campionato secondo me, è la competizione più indicativa. Abbiamo 7-8 giorni da dedicare solo al campionato senza nessun secondo pensiero".

    EQUILIBRIO - "Atteggiamento? Deve essere di equilibrio, leggere le situazioni, a volte in campo c'è la situazione per poter andare in avanti, altre volte no e bisogna stare ad attendere gli avversari. A Udine ci siamo scomposti e allungati per andare sempre in avanti, cosa che a me piace anche. Poi bisogna leggere meglio azione e situazione ma questo tipo di mentalità mi piace".

    VOTO - "Do un buon voto, è il campionato più difficile della storia del calcio italiano trovarsi, c'è un capovolgimento delle graduatorie, ci sono difficoltà enormi per tutte le squadre, essendo dentro a un campionato di così difficile interpretazione credo la squadra abbia fatto bene, poi ci sono margini di miglioramento sempre e comunque".

     

    Altre Notizie