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  • Juventus, i 5 errori da non ripetere. E gli uomini e le strategie per vincere

    Juventus, i 5 errori da non ripetere. E gli uomini e le strategie per vincere

    La vittoria della Juventus sul campo del Venezia mette fine a uno dei campionati più travagliati della storia bianconera. Non ancora della stagione, visto che alla Vecchia Signora resta da giocare ancora il Mondiale per club (dal 14 giugno al 13 luglio). L'ultima giornata della Serie A 2024-25 lascia in eredità alla Juventus la qualificazione alla prossima Champions League, un obiettivo minimo che non può cancellare una stagione deludente. Nell'annata che si conclude, la Juventus ha commesso infatti una serie di errori impressionante, sotto tanti aspetti: dirigenziale, tecnico, ambientale, di mercato. Una serie di errori che la proprietà e la società dovranno evitare di ripetere per poter pensare di tornare a vincere. Questi errori si possono sintetizzare in cinque punti.  

    1 - PROPRIETA' E DIRIGENZA: BASTA UOMO SOLO AL COMANDO - Lo abbiamo sottolineato tante volte nel corso della stagione: è stato un errore, da parte della proprietà della Juventus, aver affidato a un solo uomo troppi poteri nell'area sportiva. Al di là delle qualità, dei pregi e dei difetti di Cristiano Giuntoli, i fatti hanno dimostrato che è stato sbagliato non affiancare all'ex ds del Napoli altri dirigenti provenienti dal mondo del calcio (sia il presidente Gianluca Ferrero che l'ad Maurizio Scanavino non lo sono). Ora, l'idea di promuovere Giorgio Chiellini sembra andare in un'altra direzione.  

    2 - ALLENATORE: BASTA SCOMMESSE - Uno dei prodotti del troppo potere concesso a Giuntoli è stata sia la scelta di Thiago Motta come allenatore che aver assecondato ogni sua decisione riguardo alla composizione della rosa. Motta è stata una scommessa persa, Igor Tudor il rimedio in corsa. Adesso, una cosa è certa: per ripartire, la Juventus non ha più bisogno di progetti 'fantasiosi' (per dirla alla Danilo), ma di certezze. L'idea per la panchina del futuro porta al nome di Antonio Conte. Se così fosse, sarebbe un altro segnale del fatto che la Juventus ha imparato dai suoi, recenti, errori. 

    Juventus, i 5 errori da non ripetere. E gli uomini e le strategie per vincere

    3 - CAPITANO E APPARTENENZA - Uno degli errori più grandi di Giuntoli e Motta è stato quello di aver fatto piazza pulita della maggior parte dei calciatori che costituivano lo zoccolo duro e il senso di appartenenza della Juventus: parliamo di Danilo e Szczęsny, e della strategia, rivelatasi totalmente controproducente, di far girare la fascia di capitano fra ben sette giocatori. Con Tudor si è tornati alla 'normalità', con Manuel Locatelli unico capitano (sua la responsabilità, onorata, del rigore più pesante della stagione, a Venezia). Con un allenatore 'alla Conte' l'errore non si ripeterà: torneranno il senso di appartenenza e un capitano che sia la trasposizione in campo della mentalità dell'allenatore. 

    4 - MERCATO IN USCITA: OCCHIO A NUOVI CASI HUIJSEN! - Il caso Dejan Huijsen (il classe 2005 ceduto la scorsa estate dalla Juventus al Bournemouth per 15,2 milioni di euro più 3 di bonus e passato, neanche un anno dopo, al Real Madrid per 60 milioni, con 6 milioni che finiscono anche nelle casse juventine) è un errore da non ripetere. Il caso Huijsen è interessante se utilizzato come monito per il prossimo mercato della Juventus. La tentazione, dopo una stagione che sarebbe disastrosa senza la qualificazione alla Champions League, e comunque deludente anche in caso di accesso alla massima competizione continentale per club, sarebbe quella di mettere in atto una nuova rivoluzione. Ecco, quello che è successo con Huijsen forse può invitare la Juventus a riflettere bene su ogni eventuale cessione, sia di chi ha deluso e ha disputato una stagione non all'altezza delle aspettative (e pensiamo ad esempio a Nico Gonzalez, Teun Koopmeiners, Andrea Cambiaso, Douglas Luiz), sia di chi magari viene giudicato troppo giovane per poter incidere nella Juventus (e ci viene in mente ad esempio ad Adzic).

    5 - MERCATO IN ENTRATA: POCHI ACQUISTI MA DI QUALITA' E PERSONALITA' - Dopo la rivoluzione dell'estate del 2024, con 200 milioni spesi, la Juventus difficilmente può pensare a un mercato altrettanto importante in termini numerici (otto acquisti importanti). La strategia del mercato in entrata dei bianconeri dovrà per forza di cose essere orientata all'acquisto di pochi giocatori, ma di qualità e personalità indiscusse: in questo senso, l'obiettivo Tonali ha ragione di essere. Una cosa poi è fissarlo come obiettivo, un'altra poi è acquistarlo. Per le cifre in ballo fra cartellino e ingaggio, e per la concorrenza dei top club della Premier League, non sarà facile. 


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    Utente Cm 629129
    Utente Cm 629129

    La strategia per vincere la Truffentus la conosce benissimo, è la stessa che ha sempre praticat...

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