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  • Krsticic: 'Sampdoria, mi manchi! Ora vinci il derby'

    Krsticic: 'Sampdoria, mi manchi! Ora vinci il derby'

    • Lorenzo Montaldo
    Nenad Krsticic non ha scordato il derby di Genova. Anche perchè quando sei serbo di nascita, ma blucerchiato di adozione, la Sampdoria non te la scordi più facilmente. Neppure a migliaia di chilometri di distanza, neppure indossando un'altra maglia.

    Krsticic il derby della Lanterna lo ha giocato, ne è stato anche protagonista in 'negativo' dopo quella terribile entrata di Matuzalem che gli è costata una fetta importante della carriera. Oggi è in Spagna, all'Alaves, ma la Samp gli è rimasta nel cuore: "Mi manca tanto l’ambiente, i tifosi sono unici, il dodicesimo uomo in campo. Per fortuna qui in Spagna si gioca a orari differenti dall’Italia, dunque seguo quasi tutte le partite dei blucerchiati. Anzi, direi sempre" ha detto Krsticic a Sampnews24.com. "Mi aspettavo di giocare di più, però come primo anno in un campionato nuovo per me, e per nulla simile a quello italiano, posso dire che va bene".

    "Lasciare la Samp stata una decisione veramente difficile da prendere, lo sa chiunque mi abbia visto l’ultimo giorno prima del ritiro" prosegue Krsticic raccontando il suo addio al club. "Il direttore sportivo mi ha comunicato le decisioni dell’allenatore, non rientravo più nei loro piani nonostante avessi fatto solamente pochi allenamenti con lui. Dunque ho deciso di lasciare, non mi sembrava giusto prendere il posto di qualche mio compagno e rubare lo stipendio senza nemmeno giocare. La Samp di oggi la vedo molto bene, è un gruppo organizzato con un’idea di gioco interessante. Ovviamente mi aspetto una partita diversa dalle altre, come è giusto che sia, ma mi auguro che la mia squadra possa vincere".

    "Tanti giocatori mi hanno stupito finora - prosegue ancora Krsticic -. A partire da Skriniar, ma avevo già notato dallo scorso anno che si trattava di un ottimo calciatore. Poi Torreira, ma anche Barreto sta facendo molto bene così come il mio amico serbo Djuricic. Per non parlare di Muriel, Quagliarella e Schick: che talenti…"

    Krsitcic ha poi risposto ad una domanda sull'allenatore che più ha inciso nella sua carriera, e ha ricordato anche il momento più bello legato alla sua avventura in blucerchiato: "Allenatori ne ho cambiati tanti e devo ammettere che tutti mi hanno dato qualcosa. I migliori sono stati Mihajlovic e Montella, da loro due forse ho imparato un po’ di più. Ricordo con molta felicità il derby del 28 settembre 2014. Quel giorno nacque mio figlio Andrej e andai in ospedale durante il ritiro, poi mi precipitai allo stadio per giocare. Alla fine abbiamo vinto, è questo il ricordo più bello. Sempre forza Doria!".

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