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  • Lo straordinario sabato di Bonucci
Lo straordinario sabato di Bonucci

Lo straordinario sabato di Bonucci

  • Luca Borioni
Può anche capitare una giornata così, nel campionato dei professionisti strapagati e dello spettacolo che viene sempre prima di tutto. Può capitare che Leonardo Bonucci alla fine scenda in campo con il sorriso dopo un’altra giornata vissuta con il fiato sospeso, ritrovando la normalità di esultare con i compagni della Juve per una nuova vittoria.

Può capitare, allora, di sentirsi più vicini a giocatori che di solito sono così lontani. Il dolore, purtroppo o per fortuna, unisce. E travalica tutto, compresa quella compiaciuta stupidità che talvolta esonda dal web. Ci sono storie che mettono tutti d’accordo.

Perché quello che conta è che il sabato di Bonucci sia stata infine un normale sabato esemplare. Cominciato in affanno, fuori dalle convocazioni per ragioni troppo importanti, per un'urgenza umana che vale più di quella tacnico-tattica. La vita reale lo chiama, costringe il giocatore a seguire il figlio Matteo di nuovo in ospedale. È una situazione che si ripete, è una tensione che ritorna.

Ma poi qualcosa volge al meglio, per Matteo finalmente c’è un sole che riprende a splendere. E questa volta è la Juve che chiama, Chiellini è out e Allegri avrebbe bisogno proprio di Bonucci. Si può fare, il piccolo Matteo sta meglio, Leo può rivestire la sua maglia bianconera.

È un sabato esemplare “fino alla fine” per Bonucci e la Juventus. Lo stadio saluta subito il suo difensore con calore. S’inizia la partita e Bonucci ascolta dalla panchina i cori che i tifosi dedicano a suo figlio, lui si alza in piedi e ricambia con applausi commossi.

Poi capita che, in campo, Dybala ribalti la partita assieme all’Udinese e siccome il talento argentino glielo aveva promesso, corre ad abbracciare l’amico e compagno al culmine dell’esultanza dopo le prodezze. “È una ragazzo d’oro e prima della partita gli avevo detto che se avessi segnato avrei festeggiato con lui”, spiega Dybala, anche lui “bravo ragazzo”. Anche lui fondamentale per la squadra bianconera (non sono un caso quei due nuovi contratti, suo e di Bonucci, pronti da firmare).

Al sabato dei cuori giusti manca solo un ultimo atto, che si compie quando Allegri chiede a Bonucci di entrare in partita al posto di Benatia. La Juve è in vantaggio grazie a Dybala, l’Udinese sta per arrendersi pur senza meritare troppo la sconfitta. Riecco Bonucci. Un boato, un’emozione, e tutto torna come prima e come sempre. Si può giocare. Si può sorridere, si può vincere ancora.

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