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  • Leccemania: gli attaccanti finalmente segnano, ora è vietato gettare altri punti

    Leccemania: gli attaccanti finalmente segnano, ora è vietato gettare altri punti

    • Stefano Gennari
    La partita in casa contro il Sassuolo, dopo il pareggio sul campo della Sampdoria, rappresentava l’occasione ghiotta per centrare i primi tre punti al Via del Mare soprattutto in virtù delle prestazioni precedenti che avevano lasciato spunti positivi.

    GIOIE IN ATTACCO – Tra questi, dopo la trasferta blucerchiata, c’era sicuramente il ritorno al gol ed una grande prestazione di Lapadula che sembrava aver ritrovato la condizione giusta per convincere Liverani. Il mister lo schiera titolare anche contro il Sassuolo e con un gran gol firma la rete del vantaggio. La sua rete è condita da un’altra prestazione superlativa: riesce a fare reparto da solo con Falco più libero di muoversi, corre e pressa gli avversari, si sacrifica e si propone per i compagni attaccando la profondità, cosa che era mancata nelle prime partite sembrando piuttosto un corpo estraneo ma stavolta non sbaglia i tempi e la qualità delle sue percussioni in area e rappresenta sempre un pericolo per la difesa neroverde. A proposito di attaccanti ritrovati, il Lecce ha potuto gioire per il primo gol in A con la maglia giallorossa di Filippo Falco con una delle sue punizioni che nello scorso campionato tanto erano servite per risolvere i match. Il fantasista di Pulsano ritrova il gol e, allo stesso tempo, ha tirato fuori un’altra prestazione importante anche da subentrante all’infortunato Babacar. Parentesi: d’altra parte dispiace che Liverani si sia bruciato un cambio per un errore di comunicazione con l’attaccante ex della partita e voglioso di fare bene. Il Lecce, visto ieri, comunque, ha dato risposte importanti dal punto di vista offensivo sia a livello individuale, con Lapadula che finalizza e Falco che inventa come sempre, che a livello di reparto disegnando un duo completo e soprattutto che ha dato quella concretezza che tanto era mancata in precedenti partite.

    CROLLO NELLA RIPRESA – Nel pareggio del Sassuolo c’è quell’aspetto negativo che per il Lecce rappresenta, come si usa dire, “il centesimo per fare l’euro”. Se nel primo tempo e per i primi dieci minuti della ripresa i giallorossi hanno saputo soffrire ed allo stesso tempo comandato, hanno avuto poi un crollo fisico e di conseguenza mentale per buona parte della ripresa. La grande forza mostrata dal Lecce è stata proprio quella di riuscire a dettare i ritmi della partita accelerando al momento opportuno, come nelle occasioni dei gol e delle sortite offensive, e gestendo la palla appena rientrati dall’intervallo. Quando però la squadra è calata, il Sassuolo ha preso campo chiudendo dietro i giallorossi incapaci di ripartire divenendo così sterili. Nel momento di maggiore sofferenza Liverani aveva a disposizione un solo cambio (in seguito agli infortuni di Babacar e Tabanelli) togliendo un esausto Majer per Riccardi. Evidentemente c’era piuttosto bisogno di una forza fresca sulla fascia dove Meccariello, altrettanto stanco, non riusciva più a contenere il velocissimo Boga. Probabilmente un terzino destro puro come Rispoli o Benzar, con l’ex Brescia nei tre di difesa, avrebbe potuto contenere il diretto avversario su quel lato e, al contempo, dare maggiore freschezza per le ripartenze visto l’assedio del Sassuolo. Infatti dopo il gol del pareggio, il Lecce ha sfiorato la vittoria a cui si è contrapposto solo un prodigioso anticipo di Marlon su Lapadula libero di segnare a porta sguarnita. I giallorossi, dunque, migliorano in tanti aspetti che erano mancati ma ora Liverani deve lavorare su una migliore gestione della partita e sulla condizione fisica affinchè la squadra non cali vertiginosamente nella ripresa, anche perché si è visto come negli ultimi minuti c’era la sensazione di poter segnare nuovamente al Sassuolo ma il poco tempo e la stanchezza non lo hanno permesso, restano dunque i rimorsi per una partita che si poteva vincere.

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