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  • Maldini: 'Il Milan è speciale, c'è sintonia con la proprietà. Scudetto? Noi non molliamo. Ibra e Pioli i motori'

    Maldini: 'Il Milan è speciale, c'è sintonia con la proprietà. Scudetto? Noi non molliamo. Ibra e Pioli i motori'

    "Non andiamo a caccia di statistiche da migliorare, ma di successi". Inizia così la lunga intervista concessa da Paolo Maldini a La Gazzetta dello Sport, il direttore dell'area tecnica del Milan parla del rendimento della squadra che ha stupito ma non troppo: "Sinceramente non mi aspettavo una striscia di imbattibilità tanto lunga in campionato, ma avevo già visto i segnali in gennaio, prima che il mondo si fermasse".

    SCUDETTO - Un 2020 d'oro per il Milan, Maldini fissa gli obiettivi senza chiudere la porta allo scudetto: "Lo dicono i risultati del 2020, che sono oggettivi, ma la nostra stagione adesso si snoda nell’arco di due anni. E non abbiamo un obiettivo prestabilito, il minimo è fare meglio dell’ultima volta. Ci siamo qualificati in Europa League, quindi l’idea è fare di più. Sarebbe assurdo non cercare di andare in Champions League, anche se dalla proprietà non ci è stato dato un input in questo senso. Scudetto possibile? Il Milan sta sognando e non vuole smettere di farlo. Soprattutto, non mollerà. Ai calciatori chiedo sempre di essere ambiziosi. Serve un obiettivo quasi utopistico per arrivare a quello possibile. Chi temo? Dall’Inter mi aspetto una grade crescita, la Juve ha un allenatore giovane e logicamente bisogna assorbire metodi nuovi. Juve, Inter, ma anche Napoli lotteranno per lo scudetto, e noi non ci faremo da parte. Per me non c'è differenza, penso al nostro percorso. Noi andiamo per la nostra strada".

    PROGETTO MILAN - Il progetto giovani convince Maldini: "I giovani non vanno giudicati, vanno aspettati. Se si vede la qualità, che pensiamo che ci sia, si aspetta. E la sintonia con la proprietà aiuta, c’è un programma che funziona. C’è stata armonia anche nei momenti difficili".

    PIOLI - Grande merito nella crescita del Milan va a Stefano Pioli: "Ha un ruolo speciale. Porta pacatezza, equilibrio, conoscenza di calcio. Porta sensibilità, però anche intensità. Pacato e non martello? E’ quello che si percepisce dall’esterno, ma le assicuro che Pioli è sorprendente. Sa essere un martello a modo suo. Step fondamentale nella sua carriera? Credo sia una opportunità per fare il salto, anche per lui. Tutti con lui stanno crescendo. Con il Milan è scattata una scintilla che forse con altri club non è scattata. Perché è successo? Difficile dirlo, ma quando giocavo percepivo la differenza fra questo e altri top club europei. Il Milan incute rispetto, forse proprio perché ha vinto e perso tanto".

    IBRAHIMOVIC - Quanto contano per la squadra Zlatan Ibrahimovic e altri esperti? Sono importanti per favorire la crescita e ora siamo più sicuri di quattro mesi fa. Per i giovani, vincere senza Ibrahimovic, Kjaer, altri uomini fondamentali come Bennacer e Rafael Leao è un buon segnale. Favorisce l’autostima".

    LEAO - Propio Leao prende un plauso particolare insieme ad altri giovani: "Pensiamo che abbia un grande talento. Questa scommessa non è soltanto la scommessa del Milan, ma la sua. La qualità c’è ed è enorme. Saelemaekers? Spesso quando ingaggiamo giocatori molti si fanno condizionare dai nomi e dalle squadre di appartenenza. Quella di Saelemaekers è una bella storia, ma all’interno di questo Milan ce ne sono molte. Penso a Theo Hernandez: sembrava che per lui fosse l’ultima possibilità dopo quella sprecata al Real Madrid, ultima chiamata e la risposta c’è stata. Theo è un ragazzo per bene".

    EUROPA LEAGUE E SCUDETTO - Infine, Maldini sottolinea l'importanza di non abbandonare l'Europa League: "Abbiamo combattuto tanto per giocarla, sarebbe sciocco disinteressarne adesso". Ribadendo di non avere paura a pronunciare la parola scudetto, ma con attenzione: "Ripeto che ai miei chiedo sempre ambizione ed entusiasmo. Sono le parole chiave. E poi questo è un club speciale".

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