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    • Marotta l'ha rifatto: il tempismo con Inzaghi è perfetto, Inter ricompattata. Ora tutti credono nello scudetto

    Marotta l'ha rifatto: il tempismo con Inzaghi è perfetto, Inter ricompattata. Ora tutti credono nello scudetto

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Il rinnovo del contratto di Simone Inzaghi è un atto giustizia per quanto fatto finora e un atto di fiducia per quello che farà. Devo ammettere che miglior tempismo nell’annunciarlo non potesse esserci, ovvero dopo appena tre giornate dall’inizio del campionato, con l’Inter a punteggio pieno, migliore attacco (con il Milan) e miglior difesa dell’intera serie A e a meno di dieci giorni da un derby che si annuncia capitale.

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    In tutta sincerità credo che Beppe Marotta, un dirigente che del calcio conosce tutto, l’abbia fatto di proposito. Perché, in un colpo solo, ha dato tranquillità e continuità di lavoro all’allenatore in un momento cruciale, ha indicato alla squadra l’uomo che la guiderà, senza scossoni, almeno per altri due anni, ha confermato all’esterno che le intenzioni del club sono solide a dispetto di una proprietà quasi del tutto consegnata al fondo Oaktree. Dal punto di vista delle relazioni interne ed esterne, l’Inter è sicuramente un club modello e il merito, oltre che del silente ma laborioso AD, Alessandro Antonello, è proprio di Marotta, in grado di orchestrare magistralmente lo spartito della parte sportiva.

    Marotta è così bravo che riesce a raccogliere consenso anche quando le operazioni di mercato (l’acquisto di due trentaquattrenni come attaccanti di riserva) non sono propriamente convincenti o i momenti di crisi, tecnica ma non solo, esigono un equilibratore, se non un vero e proprio normalizzatore. Su e con Inzaghi ha saputo avere ragione anche quando sembrava concedergli una fiducia condizionata. E oggi, al di là del primo posto alla pari con il Milan, sia Marotta che l’allenatore sono sicuri di avere tra le mani un’Inter da scudetto. Il primo obiettivo dichiarato della società.

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