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  • Milan, tra infortuni e squalifiche: chi gioca in difesa alla ripresa

    Milan, tra infortuni e squalifiche: chi gioca in difesa alla ripresa

    • Andrea Distaso
    Stefano Pioli rivolge lo sguardo verso il cielo ed incrocia le dita. Mancano appena sei giorni al ritorno in campo del suo Milan che, dopo l’ultima sosta della stagione riservata agli impegni delle nazionali, si prepara per una volata finale che da qui al prossimo 26 maggio (giorno nel quale si concluderà la Serie A) potrebbe riservare sino ad un massimo di 14 partite. Sabato 30 marzo c’è la trasferta sul campo della Fiorentina per andare a mettere gli ultimi tasselli per blindare il secondo posto alle spalle dell’Inter e assicurarsi soprattutto la partecipazione alla prossima Champions League, ma il vero obiettivo da qui a fine maggio è quello di provare ad arrivare in fondo all’Europa League, sino all’atto conclusivo di Dublino del 22 maggio. Ma proprio quando l’allenatore rossonero confidava sul fatto di aver ritrovato l’organico al gran completo per dare l’assalto a tutti i traguardi ancora raggiungibili, l’infermeria ha tornato a fornire motivi di preoccupazione.

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    SOSTA NEFASTA - Questa sosta per le nazionali ha infatti riproposto l’annoso tema di un calendario eccessivamente congestionato di impegni e presentato un conto già significativo al Milan. Che nella serata di ieri, in occasione della sfida tra Danimarca e Svizzera, ha ricevuto la notizia dello stop di Simon Kjaer. Un problema rivelatosi fortunatamente non serio ma che ovviamente andrà gestito nelle prossime ore in collaborazione con lo staff medico della nazionale danese. In una stagione in cui il Milan ha dovuto rinunciare, nell’ordine, prima a Pierre Kalulu e successivamente a Malick Thiaw e Fikayo Tomori per i rispettivi seri infortuni muscolari, il centrale nativo di Horsens si è ritagliato uno spazio importante - 22 presenze in tutte le competizioni - proprio nel suo ultimo anno di contratto. Un contrattempo da prendere con le pinze essendo Kjaer una pedina importante in termini di esperienza e leadership in un reparto che, dopo l’ultimo match di Verona, ha dovuto prendere atto del nuovo significativo incidente occorso a Kalulu, il cui finale di stagione rischia di essere compromesso.

    DALLA DANIMARCA - "Kjaer ha sentito qualcosa nella parte posteriore della coscia. Non penso che sia qualcosa grave, ma non lo sappiamo ancora esattamente. Se ci fosse il minimo problema non giocherà la prossima partita contro le Isole Faroe (la gara è in programma martedì, ndr)". Con queste frasi a caldo il ct della Danimarca Kasper Hjulmand ha descritto le prime sensazioni sullo stop di Kjaer, che in mattinata ha sostenuto gli esami del caso e ha potuto tirare un sospiro di sollievo: sono state escluse infatti lesioni muscolari alla coscia e il giocatore valuterà i prossimi passi, tra cui non va escluso un rientro anticipato a Milano.

    PAROLA A KJAER - "Ho sentito un po' di fastidio e volevo solo andare sul sicuro. Siamo a stagione inoltrata, quindi cerchiamo anche di pensare un po' avanti e preferiamo non correre rischi. Non mi aspetto che sia assolutamente qualcosa di brutto. Se fosse stata una partita di qualificazione o dell’Europeo non sarei uscito. Se resterò in ritiro con la Danimarca? Penso di sì, ma adesso dobbiamo vedere come si evolverà la situazione", aveva dichiarato a TV2 lo stesso Simon Kjaer.

    EMERGENZA - In vista dell’appuntamento del 30 marzo contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano, il Milan si ritroverà già in una situazione di penuria di difensori centrali, col solo Matteo Gabbia (21 partite e un gol da gennaio) in condizioni fisiche ottimale, mentre Fikayo Tomori e Malick Thiaw - tornati rispettivamente nelle partite contro la Lazio del primo marzo e contro il Monza del 15 febbraio - sono chiamati a salire di condizione molto in fretta dopo aver mostrato un po’ di ruggine nelle loro prime uscite. Inoltre, sul difensore inglese pesa una doppia tegola che renderà la gestione delle forze e del turn-over più problematica per Stefano Pioli: il classe ‘97, ammonito a Verona nell’ultima giornata di campionato, è entrato in diffida ed è ad un giallo dalla squalifica, situazione che dovrà già scontare nell’andata dei quarti di finale di Europa League contro la Roma di giovedì 11 aprile.

    LE SOLUZIONI - Questo significa che, verosimilmente, il Milan punterà molto su Tomori per i prossimi due impegni in Serie A contro Fiorentina e Lecce, in considerazione del riposo che dovrà poi osservare in coppa, alternando Gabbia e Thiaw al suo fianco. In attesa di saperne di più sui tempi di recupero di Kjaer, un’ulteriore soluzione da non scartare in caso di emergenza totale è quella di riproporre Theo Hernandez da centrale, un’opzione che ha dato risposte complessivamente positive il dicembre scorso, quando Pioli si è trovato improvvisamente senza calciatori di ruolo. Molto più complicato che l’allenatore rossonero possa tornare ad attingere alla formazione Primavera e concedere una nuova chance al 2005 Jan-Carlo Simic che, in seguito all’esordio nel campionato italiano con gol contro il Monza del 17 dicembre, ha disputato solo tre spezzoni contro Salernitana, Sassuolo e Napoli e due apparizioni in Coppa Italia.

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